
L’11 Novembre verrà scoperta la lapide in loro onore
La lapide
“‘Onore a voi tutti onesti e prodi marinai d’Italia’.
Con queste parole, il 12 Novembre 1918, l’Ammiraglio Thaon di Revel, Comandante in Capo delle Forze Navali, concluse il Bollettino della Vittoria della nostra flotta su quella dell’Impero Austro-Ungarico.
La Guerra del ’15-’18, di cui quest’anno si celebra il centenario, fu terribile come tutti i conflitti, ma particolarmente sanguinosa per i Marinai che sacrificarono la loro vita: uomini venuti da ogni parte della penisola, chiamati, certo, ma sicuramente uniti da un senso di appartenenza alla Patria che abbiamo oggi il dovere di tramandare ai giovani.
E con l’obiettivo della memoria dei tanti Marinai caduti, la Lega Navale Italiana, Sezione di Ravenna, ha deciso di scoprire, domenica 11 Novembre, una lapide in loro onore.
La cerimonia
La cerimonia si terrà a partire dalle 11.00 presso l’attuale sede della Lega Navale, a Marina di Ravenna all’inizio del molo guardiano, sotto il faro.
Alla presenza di autorità civili e militari, il disvelamento della lapide, sulla quale sono incise le parole dell’Ammiraglio, sarà l’occasione per ricordare il valore e l’intelligenza con cui la Marina Militare Italiana combatté nel nostro mare Adriatico, di cui anche Ravenna fu punto di approdo.
Coraggio e sacrificio
Gli atti di coraggio e di sacrificio accompagnarono lo svolgersi della guerra, nota ai più soprattutto per le azioni e le battaglie combattute a terra ed in montagna; ma molte ed importanti per le sorti del conflitto, furono anche le azioni dei nostri Marinai: gente semplice, che amava il mare e la Nazione ma che agiva prima di tutto a difesa delle proprie famiglie.
La storia ci racconta che i due Ammiragli contrapposti, Thaon di Revel, per l’Italia, e Haus, per l’Austria-Ungheria, non vollero usare le grandi corazzate nelle acque limitate dell’Adriatico: fu così che in questo mare la strategia fece ricorso al valore dei Marinai che con i famosi MAS, compirono rapide incursioni allo scopo di bloccare i principali porti e approdi. Nomi come Pola o la Galiola, l’isolotto all’ingresso del Quarnaro, che sono oggi mete turistiche, furono teatro di azioni coraggiose da parte dei Marinai Italiani. La lapide è destinata ai nostri ragazzi perché sia per loro, nella distratta frenesia di vivere, un costante ricordo dell’importanza della pace.