
Secondo la Polizia il trucco è utilizzato spesso e volentieri anche da cittadini italiani
Proseguono, come previsto dal decreto sicurezza del Governo, i sequestri di auto con targa straniera utilizzate da residenti in Italia da oltre 60 giorni. L’ultimo caso è stato registrato a Faenza, dove nel mirino della Polizia Locale è finita una Fiat 500, nuova di zecca e guidata da una ragazza italiana, nata a Forlì nel 1990 e residente a Faenza, ma con targa ungherese e intestata a un parente italiano residente appunto in Ungheria.
Il trucco della targa straniera
La pratica di circolare con targhe straniere, che permette di evadere le tasse sulla proprietà dei veicoli e di non dover pagare le assicurazioni in Italia, oltre che di ignorare le multe non contestate nell’immediatezza, è molto diffusa e, sottolinea la Polizia manfreda, spesso e volentieri viene utilizzata anche da cittadini italiani.
In caso di mancato pagamento delle sanzioni come divieti di sosta e autovelox, la targa straniera rende impossibile riscuotere le somme richieste, generando una sorta d’indennità dalle violazioni del codice della strada. Il fenomeno delle targhe estere circolanti in Italia, ma di fatto intestato a prestanomi residenti all’estero, ha inoltre in molti casi reso difficili anche indagini a seguito di reati, rendendo complicato l’individuazione di persone responsabili di atti criminosi da parte delle forze dell’ordine.