La donna era andata a vedere che il marito stesse bene, ma è stata presa di mira anche lei

Pugno in faccia all’arbitro e scarpa lanciata addosso alla moglie

Sabato 6 aprile a Savio durante una partita di calcio del campionato CSI che opponeva Savio e l’Hacker, si è assistito ad un brutto atto ai danni del Direttore di gara: il Senegalese Elhadji Cissé e a sua moglie.

L’atto compiuto non è assolutamente da sottovalutare nonostante lo stesso arbitro vittima dello sgradevole episodio nel suo racconto ha escluso ogni matrice razzista. Il fatto è apparso oggi sul Corriere della Romagna.

Nessun rispetto per l’arbitro Elhadji Cissé che ha ricevuto un pugno in faccia, intimidazioni e minacce per via di un cartellino rosso.

Anche la moglie scesa in campo per assicurarsi delle condizioni del marito ha ricevuto un lancio di scarpa e poi è stata a suo volta intimidita e minacciata.

Il sostegno di Charles Tchameni Tchienga (Presidente Il Terzo Mondo Onlus)

“Di questo episodio inaccettabile riteniamo che non sia assolutamente il caso di fare di un erba un fascio. – afferma Charles Tchameni Tchienga (Presidente Il Terzo Mondo Onlus) - Per questi motivi salutiamo il gesto umano e del Fair play dei capitani delle due squadre ed i giocatori che accorgendosi della brutta e vigliacca situazione hanno prontamente preso le distanze da questa vergogna porgendo le loro scuse al Direttore di gara. 

Esprimo il nostro sdegno e la nostra piena solidarietà non soltanto alla moglie coraggiosa del Direttore di gara Elhadji Cissé ma anche a lui stesso che in questo inappropriato episodio si è mostrato molto calmo, rigoroso e responsabile, proprio come lo richiede il codice arbitrale in questi casi.

Rinnoviamo la nostra stima nei confronti della CSI che è una società sportiva seria responsabile ed è anch’essa vittima di questa vergogna”.