
Lui e la sua “fedele compagna di viaggio” sono giunti in Grecia e oggi hanno cominciato la prima giornata di avventure
Prima di partire…qualche domanda a Michelangelo
In un mondo così attaccato al progresso a volte bisogna chiedersi se per andare verso un vero sviluppo non sia necessario fare “un passo indietro” e tornare alle origini.
E’ quello che sta facendo Michelangelo, classe 1995, residente ad Alfonsine con una grande passione per la natura e la politica.
E’ proprio fra questi due ambiti che il 23enne si districa quotidianamente destreggiandosi fra il suo impegno civile e sociale e il suo amore per la bicicletta.
Già noto nel ravennate dopo il suo primo viaggio (era andato da Madrid ad Alfonsine in bicicletta), nella giornata di ieri, 22 aprile, Michelangelo si è tuffato in una nuova avventura che gli regalerà emozioni, ma che sopratutto lo arricchirà di esperienze e nuove conoscenze diventando sempre di più un vero e proprio “cittadino del mondo”.
Caricata la bici sull’aereo, Michelangelo e la sua “fedele compagna di viaggio” sono giunti in Grecia, ad Atene, e oggi hanno cominciato la loro prima giornata di avventure.
Prima della sua partenza lo abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda sul suo viaggio.
Inoltre, se la connessione telefonica lo permetterà, continueremo a sentirlo durante il suo itinerario in modo da essere sempre aggiornati sulle sue avventure quotidiane.
Da quanto tempo progetti questo viaggio?
“Si tratta di un viaggio che era in cantiere già da un po’, non sapevo quando avrei avuto la possibilità di realizzarlo, però già due anni fa quando andai da Madrid ad Alfonsine (quello è stato il mio ultimo viaggio in bicicletta) sapevo che prima o poi sarei di nuovo tornato in sella perché è una sorta di richiamo a cui non riesco a resistere.
L’anno scorso siccome avevo impegni personali in questo periodo (marzo, aprile e maggio sono i mesi che scelgo per le mie avventure) non sono riuscito ad andare; quest’anno invece ho avuto la possibilità di ritagliarmi due (forse tre) settimane per fare il mio viaggio”.
Quanto tempo starai via?
“Io punto a metterci indicativamente una ventina di giorni (magari qualcosa in meno) comunque non è una scadenza che mi sono dato ma un calcolo molto approssimativo, posso metterci un po’ di più come un po’ di meno.
Sono 2000 chilometri in tutto (anche questo dato è indicativo perché sul percorso è facile fare 100 km in più o 100 km in meno, anche se di solito sono sempre in più)”.
Dalla partenza all’arrivo: quale sarà il tuo percorso?
“Lunedì 22 andrò all’aeroporto di Bologna e caricherò la mia bicicletta (una normalissima City Bike) a cui ho fatto alcune modifiche per renderla un po’ più indistruttibile), la imbarcherò su un aereo della Ryanair e atterrerò all’aeroporto di Atene, poi andrò nel mio ostello.
La mattina dopo partirò e da Atene probabilmente andrò verso Corinto, poi Patrasso, poi girerò verso il confine dell’Albania, quindi andrò verso il mare e inizierò a risalire da Valona, poi Durazzo per poi passare verso il Montenegro, quindi arrivare in Bosnia, sempre seguendo la costa, fare tutta quanta la Croazia, giungere quindi a Zara, Fiume per poi entrare in Slovenia.
Dalla Slovenia entrerò in Italia da Trieste, poi andrò a Venezia passando dall’interno della laguna e poi da lì arriverò a Comacchio ed infine ad Alfonsine.
Da un punto di vista tecnico non sono molto preparato perché avendo molti impegni non sono riuscito ad allenarmi per niente…adesso sono segretario provinciale dei Giovani Democratici (che è la giovanile del PD) e ciò mi ha preso molto tempo.
Inoltre da un mese e mezzo sono anche Presidente del Consiglio di zona dei soci della Bassa Romagna per la Coop Alleanza 3.0 e di conseguenza anche questo impegno mi sta lasciando poco tempo per fare questo tipo di esperienze”.
Dove dormirai?
“Dormirò in tenda quindi la porterò sempre con me e punto di andare in qualche campeggio, magari di accamparmi anche ‘alla buona’ in qualche parco o altri posti che trovo in giro.
Invece qualche notte dormirò anche in albergo per cercare di ricaricare un po’ le batterie visto che probabilmente viaggerò per 100 km al giorno, quindi sarà importante riuscire a dormire bene la notte.
Altra cosa importante è l’alimentazione: cercherò di tenere una dieta più variegata possibile.
Attaccherò due borsoni laterali alla bicicletta e porterò il mio sacco a pelo”.
Parlaci un po’ del tragitto..
“Sarà per la maggior parte montuoso, dovrò affrontare molte montagne, anche se non molto alte, però sarà un continuo sali e scendi, per questo motivo mi sarà molto utile la maglia termica che Coop Alleanza (uno dei miei tre sponsor) mi ha donato per il viaggio; gli altri due sponsor sono la Somec (che è la ditta della bicicletta); la Società Ciclistica Alfonsine che mi ha fornito una divisa.
Probabilmente la prima parte pianeggiante sarà da Trieste in poi che entrerò nella pianura veneta.
Le montagne più alte che dovrò affrontare sono in Albania, specialmente a Valona in quanto sono di circa mille metri.
Le tappe non me le preparo giorno per giorno, ogni mattina non so dove arriverò la sera, anche perché ci sono molte variabili e quindi vivrò alla giornata”.
Perché hai deciso di tuffarti in quest’avventura?
“Per sensibilizzare all’uso della bicicletta, che secondo me è molto molto importante, soprattutto per la sostenibilità ambientale, nonché per incoraggiare la popolazione, primi fra tutti giovani, a spostarsi in bicicletta.
Inoltre lo faccio per incoraggiare sia le persone che gli amministratori pubblico-politici al fatto che il turismo ciclabile è un settore in forte espansione che secondo me merita tanta attenzione: c’è tanta gente che usa la bicicletta per fare dei viaggi, quindi è importante sensibilizzare su questo tema perché dobbiamo fare sì che l’Italia (che è un paese un po’ arretrato su questo tema), costruisca delle strutture per incrementare l’uso delle biciclette.
Infine c’è la mia motivazione personale: amo la natura (il mio film preferito è ‘Into the wild”) e mi piace scoprire zone nuove (dei paesi che attraverserò non ne conosco nessuno) e ciò che vedrò sarà fantastico.
Anche partire da solo per me è una scelta perché ne ho bisogno per staccarmi dalla vita frenetica che c’è qua senza avere condizionamenti dalle persone che mi circondano”.
Valentina Orlandi