
La grande avventura a pedali di Michelangelo
Ad un passo dall’Italia…
Abbiamo sentito questa mattina, 5 maggio, il nostro bici-avventuriero Michelangelo che la settimana scorsa si trovava in Albania ad affrontare mille avventure in sella alla sua fedelissima compagna di viaggio: la bicicletta.
Partito da Atene martedì 22 aprile, il giovane ciclista ha cominciato il suo itinerario a pedali non senza difficoltà, ma animato da una tale passione e voglia di “scoprire qualcosa di nuovo” che nulla lo ha fermato.
E così, pedalando ed ammirando nuovi paesaggi, quest’oggi Michelangelo si trova ad un passo dall’Italia: ha attraversato tutto il Montenegro seguendo la costa (dopo aver attraversato nella scorsa settimana la Grecia e l’Albania), è poi entrato in Croazia dove “Ho preso un sacco di pioggia già dal primo giorno sino a Spalato. Uscito da Spalato il tempo ha iniziato a migliorare, ma fino a prima ho preso così tanta pioggia che ho dovuto comprare degli stivali in una ferramenta perché le uniche scarpe che ho erano totalmente annegate, di conseguenza ho dovuto arrangiarmi. Pedalare con quegli stivali addosso, cosa che peraltro non avevo mai fatto, è stato davvero scomodissimo, ma sono andato avanti comunque”.
Da quel giorno Michelangelo ci racconta di aver preso finalmente qualche giornata di sole e di aver cominciato a risalire.
In sella fra Croazia e Bosnia
“La Croazia è un costante sali e scendi per le montagne con salite non molto lunghe, però davvero snervanti, molto impegnative. Sono arrivato fino a Zara, ho passato il confine della Bosnia (per una ventina di chilometri), poi sono rientrato in Croazia.
La Bosnia è il quinto stato che ho attraversato.
Adesso sono appena uscito da Fiume, che è l’ultima città a nord della Croazia (stanotte ho dormito in un ostello).
Mi sto avvicinando ad una piccola porzione di Slovenia e poi, se il tempo me lo consentirà, arriverò a Trieste dove spero di passare la notte”.
Com’è il clima in questo momento?
“Le condizioni climatiche qui in questo momento sono davvero terribili: ora sono entrato in un bar, ma fuori ci sono nove gradi, è freddissimo, tira la bora (oggi pomeriggio, stasera e stanotte la bora dovrebbe tirare a 70-80 km/h) e ce l’avrò contraria a risalire, quindi sarà una sfida davvero ardua.
Nonostante le avversità climatiche io punto comunque ad arrivare a Trieste oggi, anche se inizio ad essere un po’ esaurito da questo viaggio, anche dal punto di vista mentale è davvero martellante subire così tanto freddo, così tanta pioggia.
Qua sto prendendo davvero un freddo colossale, non so come farò questa notte a dormire in tenda perché sembra di essere in pieno inverno, però arrivati a questo punto non si molla niente, si va, si va e basta”.
Dopo Trieste quale sarà il tuo percorso?
“Se passo Trieste dovrei arrivare in una zona un po’ più pianeggiante, dopo entrerò nella pianura del Friuli, seguirò la costa, arriverò verso la laguna di Venezia e da lì passerò dal suo interno, in una zona in cui c’è soltanto un lembo di terra e qualche villaggio di pescatori, qui vi si trova solo questa strada che passa in mezzo, la quale collega la laguna a Chioggia.
Da lì imboccherò la Statale Romea e arriverò a Comacchio e poi ad Alfonsine penso martedì pomeriggio, però qua non comando io, ma il meteo, quindi aspetto di capire come si evolverà la situazione, però martedì pomeriggio dovrei essere arrivato a casa… se questa Odissea me lo permette”.
Valentina Orlandi
Segui le tappe del viaggio di Michelangelo:
23 aprile 2019: Da Atene ad Alfonsine in sella alla bici: l’intervista a Michelangelo
28 aprile 2019: Martedì è partito da Atene, ieri sera era in Albania: le tappe di Michelangelo nel suo viaggio “a pedali”