Sergio Zavoli (By Senato della repubblica - senato.it, CC BY-SA 4.0)

Si susseguono senza sosta i messaggi di cordoglio per la scomparsa del ravennate Sergio Zavoli, volto storico tv ed ex parlamentare.

Il messaggio del Presidente della Regione Stefano Bonaccini

“Ci lascia un grande giornalista, un maestro della televisione, uno straordinario narratore e osservatore del proprio tempo, che fu anche uomo delle Istituzioni. Una figura di straordinario spessore, umanità, intelligenza e cultura, che ha messo la propria vita a disposizione del servizio pubblico”.

Così il presidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ricorda Sergio Zavoli, giornalista, scrittore e politico, che si è spento all’età di 96 anni.

“Zavoli era nato a Ravenna- aggiunge Bonaccini-, cresciuto a Rimini, di cui era cittadino onorario, aveva radici forti e un solido legame con questa terra, di cui resterà una delle espressioni più alte. Alla nostra Regione, lo voglio ricordare, ha fatto un dono grandissimo. Dal 2004 al 2017 ha presieduto la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati: strumento di sostegno vero, sia morale che economico, per chi ha subito e sofferto reati particolarmente efferati. E anche in questo ruolo ha messo tutto sé stesso, e il suo forte senso della giustizia e della verità. Ai familiari- aggiunge il presidente- va l’affettuoso pensiero e il commosso abbraccio dell’intera comunità regionale”.

Il cordoglio dei sindaci del ravennate

“È con grande commozione che apprendo della morte di Sergio Zavoli – scrive il Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale –, illustre concittadino e importante figura del giornalismo, della cultura e della politica del nostro Paese. Zavoli è stata una personalità di spicco, che ha segnato la storia dell’informazione, raccontando l’Italia con attenzione e lucidità grazie ad uno stile pacato, mai sopra le righe, da fine intellettuale quale era. Pur vivendo da anni a Roma, dove ha sviluppato gran parte della sua intensa e prolifica attività, era molto legato alla Romagna e a Ravenna dove per molti anni ha presieduto la giuria del Premio Guidarello e dove è stato presidente del comitato di promozione per Capitale della Cultura 2019.

Le mie più sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari, ma anche al mondo culturale e politico che perde uno dei suoi migliori interpreti”.

“La scomparsa di Sergio Zavoli lascia un vuoto incolmabile nella cultura italiana – gli fa eco Massimo Medri, Sindaco di Cervia –. Giornalista, scrittore e politico di eccellenza, che appartiene alla storia più luminosa del nostro Paese e ne ha saputo raccontare la Storia con inchieste da grande maestro dell’informazione.

Ma anche un uomo di alte doti intellettuali e profonde qualità umane, che ha vissuto nella sobrietà e nella rettitudine. Immensa la sua produzione bibliografica soprattutto di saggi storici, che più volte ha presentato anche a Cervia, onorandoci della sua presenza. Tutta l’Italia deve essergli grata”.

Il ricordo di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale

“Ci ha lasciato Sergio Zavoli, maestro del giornalismo d’inchiesta, scrittore e politico. È una notizia che apprendo con grande dolore. Sergio Zavoli ha avuto il raro dono di saper essere uomo di qualità senza essere altezzoso. Che fosse dietro le cineprese di ‘Processo alla tappa’ o alla guida della Rai, che stesse intervistando qualche protagonista degli anni di piombo per ‘La notte della Repubblica’ o parlasse di Fellini era sempre lui: una persona sobria, conscia del proprio ruolo. Per l’Emilia-Romagna è stato per quasi un secolo un simbolo, per Rimini ha rappresentato un punto fermo della vita cittadina, sia politica, sia intellettuale. La sua morte ci priva di un faro, di un uomo dai pensieri lunghi e dalle idee chiare. Capace di mettere le tecnologie al servizio della persona, come ci insegna la vicenda di Publiphono, il servizio di ‘radiodiffusione’ sulle spiagge della Riviera inventato proprio dal grande giornalista. La Regione Emilia-Romagna gli è anche debitrice degli anni in cui fu Presidente della Fondazione per le Vittime di reati, dando lustro alla Regione e a tutta la nostra terra”. Così Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, appresa la notizia.

“Ci siamo incrociati in molte occasioni e dibattiti politici in questi anni- ricorda la presidente del Parlamento regionale- e ogni volta era per me un estremo piacere. Considero una fortuna averlo conosciuto, aver potuto ammirare da vicino la sua cordialità, la sua intelligenza e capacità di analisi. Le sue inchieste hanno fatto la storia dell’informazione pubblica, per serietà e accuratezza nel narrare storie e testimonianze. Era e rimarrà un riminese d’adozione, per il suo forte legame con la nostra terra e la sua genialità, la sua capacità di guardare oltre i confini del presente. Mi piacerebbe che a Sergio Zavoli fosse dedicata una piazza, una via o un simbolo della nostra città, che l’ha stimato e amato. Le mie condoglianze vanno alla famiglia e a chi gli ha voluto bene”.

Mingozzi (presidente Tcr): “Zavoli ci ha insegnato l’etica e il valore civile dell’informazione”

Giannantonio Mingozzi lo ricorda con commozione: “L’ho conosciuto, in qualità di pubblico amministratore, grazie alla comune amicizia con Domenico Berardi ed alle sue frequenti presenze sia a Russi che a Ravenna, dove lascia un segno di qualità e di impegno indelebile, a partire dal Premio Guidarello, dal sostegno a Ravenna candidata in Europa per la cultura ed alle tante iniziative che lo hanno visto protagonista e come ravennate eccellente sempre disponibile. Ci ha insegnato – sottolinea Mingozzi -, il grande valore dell’informazione per un contesto civile democratico e rispettoso delle idee altrui, ma inflessibile nel considerare il dovere etico indispensabile per chi assume impegni pubblici. In Parlamento era una delle voci più ascoltate e rispettate, dobbiamo ringraziarlo per avere onorato Ravenna, Russi e tutta la popolazione romagnola alla quale ha dedicato molta parte del suo lavoro, giornalistico, editoriale, televisivo e radiofonico”.