
Avrebbero sfruttato il nome “Eni” per ottenere anticipi su fattura da parte degli istituti di credito.
Un giro di fatture fasulle per milioni di euro, questa la truffa che, come riporta il Corriere Romagna, avrebbero messo in atto personalità della Bambini Srl sfruttando il nome “Eni” per ottenere anticipi su fattura da parte degli istituti di credito.
Per ciò era stato condannato l’addetto alla contabilità dell’azienda, Francesco Lobascio il quale decise di patteggiare un anno e 8 mesi con mille euro di multa (con pena sospesa).
Ora sotto la lente degli inquirenti c’è Rosolino Bambini, legale rappresentante della Bambini srl fino al 2018 il quale però, stando a quanto si legge sul quotidiano in edicola oggi, sostiene che la responsabilità sia interamente di Lobascio.