una visita guidata nel bosco alla ricerca delle tracce dei tanti animali presenti

Domenica 19 febbraio, alle 10.30, in occasione di “M’illumino di Meno”, la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Rai Radio2 nel 2005 e giunta alla diciannovesima edizione, l’Oasi Podere Pantaleone di Bagnacavallo apre al pubblico.

In programma c’è una visita guidata nel bosco alla ricerca delle tracce dei tanti animali presenti e delle prime fioriture che anticipano la primavera. In particolare si andranno ad ammirare nelle radure del bosco le centinaia di Piè di gallo, un fiore che sboccia solamente alla fine dell’inverno e che è possibile osservare nel suo giallo intenso solo per tre settimane. Con il suo fiorire annuncia che la primavera è alle porte e infatti già le prime api e altri insetti impollinatori lo frequentano per bottinare il suo nettare. Il nome Piè di gallo deriva dalla particolare forma delle foglie.

Durante la visita gli esperti Flavio Mattioli e Natale Belosi parleranno del tema 2023 di “M’illumino di Meno”: le “Comunità Energetiche Rinnovabili e le Comunità Solari”. Parteciperanno rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Bagnacavallo e si farà il punto su quanto sia importante oggi fare “comunità”, vale a dire mettersi tutti in rete, dalla cittadinanza alle imprese e agli enti pubblici per poter risparmiare sui costi dell’energia.

Al termine sarà offerto un aperitivo con prodotti del territorio.

L’iniziativa, rivolta anche alle famiglie, avrà una durata di circa un’ora e mezzo.

La partecipazione è gratuita.

Si consiglia di indossare scarpe adeguate alle escursioni in natura.

L’Oasi Podere Pantaleone di Bagnacavallo, sede operativa del Ceas Bassa Romagna, Zona di Protezione Speciale e Area di Riequilibrio Ecologico, riaprirà al pubblico in primavera dal 2 aprile e sarà possibile accedervi liberamente e gratuitamente dalle 14.30 alle 18.30 la domenica e i giorni festivi.

Il Podere Pantaleone si trova a Bagnacavallo lungo la via omonima, laterale di via Stradello. Le visite guidate sono possibili durante l’intero anno per scolaresche e piccoli gruppi: è necessaria la prenotazione con un congruo anticipo.

Informazioni, segnalazioni e prenotazioni:

Podere Pantaleone (347 4585280)

Ufficio Informazioni Turistiche (0545 280898)

www.poderepantaleone.it

turismo@unione.labassaromagna.it

info@poderepantaleone.it

FB @PoderePantaleone

Instagram @poderepantaleone

Di proprietà del Comune, l’Oasi Podere Pantaleone – acquisita nel 1988 – divenne Area di Riequilibrio Ecologico nel 1989 per poi essere riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria nel 2006 e successivamente Zona Speciale di Conservazione.

Il Podere Pantaleone, un tempo proprietà della famiglia Guerrini e in seguito della famiglia Pirazzoli, quest’ultima detta Pavlêna, ha un’estensione di circa 9 ettari.

Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso era del tutto simile ai poderi che lo circondavano, con vecchi filari di vite sostenuti da grandi alberi capitozzati e, tra un filare e l’altro, lunghe strisce di terra coltivata, la cosiddetta “piantata”. Poi, in pochi anni, il paesaggio intorno venne trasformato dalle nuove tecniche agricole, mentre il podere conservò il suo aspetto.

Nel corso degli anni gli alberi dei filari si sono estesi senza impedimenti creando un bosco interrotto solo da piccoli spazi erbosi, dove la fauna ha ritrovato l’ambiente naturale ideale.

Al suo interno si trovano la flora e la fauna tipiche della Pianura Padana almeno fino al dopoguerra. Crescono accanto a querce, pioppi neri e olmi, vari arbusti delle antiche siepi, poi tanti fiori spontanei che l’uso di erbicidi ha reso ormai introvabili.

Inoltre sono presenti numerosi alberi secolari e uno di questi, un grande pioppo nero con circonferenza di oltre 5,6 metri, è stato inserito nel primo elenco ufficiale degli Alberi Monumentali d’Italia.

L’habitat del Podere Pantaleone è ideale per animali di ogni tipo: mammiferi, anfibi, rettili, invertebrati. Per gli uccelli, poi, è un vero paradiso, luogo ideale per la nidificazione, la ricerca del cibo e rifugio per molte specie, tra queste sparviere, lodolaio, gufo, assiolo, barbagianni, upupa.

L’oasi è fruibile attraverso sentieri e varie installazioni.