Nel porto della città bizantina, individuato dal Viminale come “porto sicuro”, sono attesi 69 migranti: 50 uomini ed una donna adulti, 18 minori non accompagnati

Nella mattinata di oggi, giovedì 20 aprile, il Viminale ha comunicato a Castrese De Rosa, Prefetto di Ravenna, che il porto della città bizantina è stato individuato come “porto sicuro” per lo svolgimento delle operazioni di sbarco dalla nave “MV humanity 1”, di 69 migranti, di cui cinquanta uomini ed una donna adulti, e di diciotto minori non accompagnati. La nave della ong “Sos humanity” farà rotta su Ravenna, ed è ora nel mar Mediterraneo, poco oltre l’area libica, a circa novecento miglia nautiche, ossia a tre-quattro giorni di navigazione da Ravenna.

Appena ricevuta la notizia, il Prefetto ha immediatamente informato Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, ed insieme hanno concordato, per le 15, una prima riunione di coordinamento in Prefettura a Ravenna, alla quale hanno partecipato, oltre allo stesso sindaco, Moschini e Baroncini, assessori del Comune bizantino; rappresentanti della Protezione civile della Regione Emilia-Romagna; forze dell’ordine; Capitaneria di porto-Guardia costiera; Ausl Romagna; autorità di sistema portuale; Croce rossa italiana; Caritas di Ravenna; “Usmaf”; Vigili del fuoco; servizio 118; e la società concessionaria del terminal crociere di Porto Corsini.

Inoltre, è stato concordato che le operazioni di sbarco e di primissima accoglienza dei migranti dalla nave della ong saranno effettuate, anche questa volta, nel terminal crociere di Porto Corsini, in quanto, la nave “MV humanity 1”, dalle notizie assunte dalla Guardia costiera, non dovrebbe arrivare a Ravenna prima del pomeriggio di lunedì 24 aprile. Il terminal, quindi, sarà disponibile per quel giorno, consentendo lo svolgimento delle operazioni di sbarco e di tutti gli adempimenti sanitari e di polizia, come già avvenuto in occasione dei due precedenti sbarchi di sabato 31 dicembre del 2022 e di sabato 18 febbraio.

Successivamente all’arrivo i migranti saranno, poi, dislocati secondo un piano di ripartizione regionale tra le varie Prefetture dell’Emilia Romagna, già elaborato dalla Prefettura di Bologna, con dodici a Bologna, tre a Ferrara, sei a Forlì-Cesena, dieci Modena, quattro a Parma, tre a Piacenza, due a Ravenna, sei a Reggio Emilia, e cinque Rimini. Per quanto riguarda i diciotto minori non accompagnati, invece, si sta valutando una prima accoglienza a Ravenna, secondo le disponibilità nel territorio provinciale.