
Soccorso alla popolazione e primi interventi urgenti di ripristino del territorio
Quasi tremila uomini, 2856 per la precisione, e più di millecento volontari, 1125 per la precisione, sono al lavoro in Emilia-Romagna, nelle zone colpite dall’alluvione. È questa la risposta del sistema di Protezione civile che continua, senza sosta, sia la sua opera di soccorso alla popolazione, sia gli interventi urgenti di ripristino del territorio piegato dalle esondazioni e dalle frane.
Vigili del fuoco, Forze dell’Ordine, Croce rossa italiana, e personale e tecnici delle infrastrutture viarie e ferroviarie, delle aziende di distribuzione di gas ed elettricità e telefoniche, i 2856 in campo nella giornata di ieri, venerdì 19 maggio.
Dei oltre 1100 volontari, invece, 374 persone appartengono alle colonne mobili regionali di Trento e del Veneto; mentre, 54 persone provengono dal Friuli-Venezia Giulia, dal Piemonte, dall’Alto Adige, dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Toscana e dall’Umbria.
A queste, poi, si aggiungono i 612 volontari dell’Emilia-Romagna e i 139 volontari appartenenti alle organizzazioni nazionali di volontariato. A queste forze, già in queste ore e nelle prossime, si uniranno colonne mobili provenienti da altre Regioni, per arrivare a più di 1500 unità di volontari.