
Nato a Russi il 26 ottobre 1930, si è spento a Ravenna il 2 giugno scorso
Lutto nell’Arma dei Carabinieri per la scomparsa del Comm. Guido Francesconi, che si è spento a Ravenna il 2 giugno scorso
Francesconi, nel corso della sua vita ha coltivato l’amore per l’Arma, iniziando fin da giovanissimo a raccogliere oggetti, cimeli di ogni genere e uniformi antiche fino ad arrivare alla realizzazione della più grande raccolta privata di uniformi storiche e cimeli antichi dell’Arma.
Tutto questo mentre in contemporanea svolgeva attività lavorativa quale impiegato presso il Consorzio Agrario di Ravenna e parallelamente esercitava una seconda professione in campo musicale non meno impegnativa, come trombettista e tastierista di elevate capacità, con diverse orchestre nel corso degli anni che lo hanno portato ad esibirsi non solo in tante parti d’Italia ma anche all’estero dandogli modo di esprimere la sua grande sensibilità musicale riconosciutagli da numerosi autorevoli esperti in materia (direttori d’orchestra, celebri cantanti, ecc.).
La più prestigiosa delle orchestre di cui è stato elemento fondamentale è senz’altro quella diretta dal maestro Pino Novelli di Ravenna, con la quale ha trascorso gli ultimi 13 o 14 anni di attività musicale professionistica, terminata la quale però non ha mai abbandonato la musica alla quale ha continuato a dedicarvisi come tastierista e cantate in forma amatoriale.
Nell’anno 2014, in occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, Guido Francesconi ha ceduto tutta la sua prestigiosa collezione al Comando Provinciale di Ravenna presso il quale è stata allestita una mostra permanente, per essere visitata anche a scopo didattico per studenti e scolaresche.
Negli anni precedenti Guido Francesconi ha allestito ben 32 mostre itineranti della sua collezione in paesi e città di Emilia Romagna e Marche rendendo così partecipe tantissima popolazione del prestigio della storia e delle tradizioni dell’Arma.
Il Commendator Francesconi, pur essendo da tanti anni non più residente a Russi, sua città natale, ha sempre mantenuto vivo l’intimo legame con quella città e ogni volta gli si presenti l’occasione non ha esitato a rivendicarne orgogliosamente l’origine e parlando di Russi la definiva “la mia Russi”. Quell’amministrazione comunale, lo scorso 18 settembre, all’interno del teatro, nell’ambito della tradizionale fiera denominata “Di sett dulur”, gli ha consegnato il premio “Artoran a Ross”, poiché, col proprio impegno e grazie alla sua passione, ha onorato l’Arma dei Carabinieri, anche cedendole la sua privata collezione di cimeli di grande valore storico e culturale e contribuito alla valorizzazione della Storia risorgimentale e contemporanea.