
Il pubblico esercizio, fra l’altro situato vicino ad un complesso scolastico e ad un’area giochi, ha costituito negli ultimi tempi, secondo la Questura di Ravenna “motivo di allarme sociale”
Lo scorso 17 giugno il Questore di Ravenna, dott. Lucio Pennella, ha disposto la chiusura per 15 giorni di un chiosco “La Nuova Lucciola” di Faenza, in via Corbari 31, situato all’interno di un parco pubblico.
Il provvedimento ex art. 100 del Tulps è stato adottato a seguito di numerosi controlli compiuti dalla Compagnia dei Carabinieri di Faenza e dal locale Commissariato da cui è emerso, come spiegato in una nota alla stampa, “che il pubblico esercizio, tra l’altro vicino ad un complesso scolastico e adiacente ad un’area giochi, aveva assunto la caratteristica di una vera e propria piazza di spaccio”.
Gli accertamenti compiuti da diversi mesi dalle pattuglie intervenute hanno riscontrato “una frequentazione assidua e costante di numerosi soggetti gravati da precedenti per spaccio di stupefacenti” spiegano dalla Questura.
A seguito degli interventi, alcuni di questi abituali frequentatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria a piede libero ed altri in stato di arresto, come nel caso di un giovane di nazionalità marocchina che, nel gennaio di quest’anno, è stato trovato in possesso di 208 grammi di hashish occultati negli slip, parte di un quantitativo di droga ben più cospicuo (circa 16 kg) rinvenuto a seguito della perquisizione domiciliare.
La Questura spiega che “il pubblico esercizio, in sostanza, non solo a causa della rilevante e assidua frequentazione di pregiudicati per i più svariati reati, ma soprattutto per l’attività di spaccio di stupefacenti avvenuto all’interno e nelle sue pertinenze, ha costituito negli ultimi tempi motivo di allarme sociale e di pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.