
I lavori avanzano, seppur a rilento, ma il passaggio negli stradelli rischia di essere pericoloso. Intanto il Parco si conferma un progetto di alto livello, che avrebbe forse bisogno di qualche integrazione
Dopo le tante difficoltà climatiche del mese di giugno, l’estate sembra ormai entrata nel vivo (con anche un caldo record previsto per questi giorni). Torna quindi d’attualità il tema del Parco Marittimo, i cui ritardi nel cantiere avevano generato diverse polemiche prima dell’apertura della stagione balneare.
Poi, anche a causa dell’emergenza alluvione, la questione è un po’ caduta nel dimenticatoio, se non per le discussioni legate ai parcheggi a Marina di Ravenna, visto che quelli all’interno degli stradelli non sono più utilizzabili e hanno ridotto, seppur non esageratamente, la capacità di sosta del lido.
L’avanzamento dei lavori
Secondo diverse testimonianze, però, a cadere nel dimenticatoio sembra essere anche il cantiere dello stesso Parco Marittimo: a Marina, infatti, seppur gli stradelli siano accessibili e siano anche stati invasi di gente durante la Notte Rosa, molte passerelle in legno non sono ancora state montate.
Le squadre di operai sono state impegnate principalmente a Punta Marina nelle ultime settimane, mentre la posa delle passerelle nel tratto mancante a Marina di Ravenna è rimasta sospesa per alcune settimane in attesa dell’arrivo dei materiali per concludere il lavoro, ed è ripresa in questi giorni. Com’è stato riferito alla Cooperativa Spiagge, infatti, le stecche di legno utilizzate sono diverse a seconda dei tratti: si è scelto quindi di avanzare con i lavori nei tratti i cui materiali erano disponibili.
Per quanto riguarda gli altri lavori per la conclusione del Parco Marittimo, che richiedono l’intervento di ruspe, o per esempio la ripiantumazione di alberi, questi sono stati rinviati a fine stagione in accordo con gli esercenti, con l’obiettivo di rendere fruibile ai turisti l’area retrodunale, in quanto sarebbero risultati troppo invasivi.
Cantiere a cielo aperto
Si prosegue quindi unicamente con i lavori di posa delle passerelle in legno. Ma in molti hanno segnalato come i tratti ancora incompleti si presentino come una serie di cantieri a cielo aperto, dove le barriere di protezione sono ormai da giorni divelte e non impediscono il passaggio pedonale all’interno della zona interessata dai lavori.
Proprio in occasione della Notte Rosa, e in generale delle serate più frequentate, anche a causa delle difficoltà nel scavalcare le dune a fianco dei cantieri, diverse persone sono state notate attraversare pericolosamente la zona ormai non più protetta. Tra l’altro i tratti incompleti delle passerelle si trovano proprio nel tratto centrale di Marina di Ravenna, luogo della movida nel weekend tra le serate danzanti negli stabilimenti balneari.
Pur comprendendo i motivi dei ritardi e apprezzando l’intenzione di proseguire i lavori, per quanto possibile, anche durante la stagione, in tanti lamentano quindi la pericolosità di questi cantieri, documentata anche in alcune foto.
Le precedenti polemiche
I lavori erano già in ritardo a primavera, nonostante in precedenza, a fine 2022, l’assessora Del Conte avesse sottolineato come l’obiettivo fosse “il completamento dei lavori entro l’avvio della prossima stagione balneare”. A febbraio questo obiettivo era già stato ridimensionato, quando il Comune aveva varato una variazione dei lavori, con un aumento del costo di 233mila euro, e soprattutto una di una proroga di 5 mesi.
Fortunatamente i lavori sono avanzati in maniera sufficiente da permettere l’effettivo inizio della stagione balneare, situazione che preoccupava molto gli Stabilimenti in primavera. Ora i lavori stanno comunque proseguendo, e da parte dei balneari la 2023 sembra ormai essere stata accettata come una stagione di transizione da questo punto di vista.
Forse, però, sarebbe necessaria un po’ più di attenzione. Se i lavori sono stati rimodulati proprio per non ostacolare la stagione balneare, anche lo stesso cantiere andrebbe monitorato in modo da non ostacolare o, peggio, rendere pericolosa, la fruizione degli stradelli.
Parco Marittimo: splendido progetto, ma da integrare
Al netto dei ritardi nei lavori e delle polemiche questo nuovo Parco marittimo resta, almeno sulla carta, uno splendido progetto. Appare anche però come una moneta a due facce: da un lato, appunto, c’è un progetto straordinario, specialmente per i residenti, dall’altro la preoccupazione, che riguarda soprattutto Marina di Ravenna, per la fruibilità da parte di tutti.
Per i residenti, infatti, a lavori conclusi ci sarà un accesso al mare bellissimo e di ottima qualità. Marina non è però strutturata come altri lidi come Rimini, Riccione o Milano Marittima (o anche le più vicine Marina Romea e Lido Adriano): per larghi tratti il parco marittimo si sviluppa in zone senza continuità abitativa, raggiungibili, considerando la risicata quantità di parcheggi, solo con una lunga passeggiata o con il Navetto Mare.
Per completare il progetto potrebbe essere utile rispolverare un’ipotesi di cui si parla da anni: lungomare a senso unico e corsia preferenziale per il Navetto, con passaggi frequentissimi (al momento solo uno all’ora addirittura nei giorni feriali).
Un progetto di così alto livello merita un contorno di servizi di altrettanto alto livello.
LB