
L’uomo lavorava per un’impresa subappaltatrice in un cantiere
Tragico incidente sul lavoro attorno alle 12 di oggi, martedì 14 novembre, al polo chimico di Ravenna.
Secondo le prime informazioni un operaio di 59 anni, che lavorava per un’impresa subappaltatrice, sarebbe rimasto ucciso, per cause al vaglio delle Forze dell’Ordine, colpito da un escavatore in un cantiere.
Vano purtroppo l’intervenuto del 118, sul posto anche la Polizia e la medicina del Lavoro di Ausl Romagna.
Cgil, Cisl, Uil piangono l’ennesima vittima sul lavoro in provincia di Ravenna ed esprimono le più sentite condoglianze e la propria vicinanza ai familiari della vittima.
I Sindacati, in attesa che le indagini facciano piena luce sull’accaduto e si individuino le eventuali responsabilità, hanno voluto rimarcare ancora una volta l’esigenza di mettere in atto ogni azione per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Dalle prime informazioni – scrivono Cgil, Cisl e Uil –, la dinamica dell’accaduto sembra, ancora una volta, confermare la pericolosità della pratica dei lavori in appalto e in subappalto, verso la quale tra l’altro l’attuale governo ha introdotto una serie di deregolamentazioni che hanno ulteriormente indebolito le già precarie garanzie di sicurezza. Per questo Cgil, Cisl, Uil della provincia di Ravenna sollecitano nuovamente l’apertura di un tavolo per la stesura di un protocollo sugli appalti privati, così come previsto dal Patto territoriale di comunità per la prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e la legalità sottoscritto in Prefettura il 29 luglio 2022″.