
Al Museo ravennate il prestigioso riconoscimento conferito dalla SAMI (Società Archeologi Medievisti Italiani) all’interno del Salone dell’Archeologia e del Turismo culturale
Sabato scorso (18 dicembre) nell’ambito della settima edizione di tourismA, il Salone dell’Archeologia e del Turismo culturale (svoltosi al Palacongressi di Firenze) si è tenuta l’assegnazione del Premio “Francovich” 2021, il prestigioso riconoscimento che la SAMI (Società Archeologi Medievisti Italiani) conferisce alle opere, musei, parchi, complessi archeologici e protagonisti che si sono distinti nel divulgare il Medioevo attraverso il rigore dei contenuti scientifici e l’efficacia nella comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti.
Il Premio “Riccardo Francovich per il miglior museo a tematica medievale è stato conferito a Classis Ravenna – Museo della città e del territorio “per le innovative soluzioni espositive e comunicative adottate per favorire la conoscenza della straordinaria storia di Ravenna dalle sue origini al Medioevo e per il curato recupero dell’ex zuccherificio di Classe”.
“Considero questo premio un bellissimo riconoscimento al lavoro svolto – ha dichiarato Giuseppe Sassatelli, presidente di RavennAntica. Mai come in questo momento, difficile a causa del Covid, abbiamo sperimentato che il Museo è e può essere un luogo vivo: questa estate abbiamo accolto intorno al Classis Ravenna oltre 12.000 persone che hanno preso parte ai nostri eventi estivi, ma hanno visitato anche il Museo. Questo premio è uno stimolo per proseguire nel nostro lavoro: una settimana fa abbiamo approvato in consiglio di amministrazione l’allestimento di due nuove sale, “Abitare a Ravenna”, dedicata all’archeologia civile, all’urbanistica e alla città e “Pregare a Ravenna”, dedicata alle chiese, che completeranno il progetto complessivo del Classis Ravenna, a cui ci dedicheremo a partire dall’anno nuovo”.
“La storia di questo museo è la storia di un impegno condiviso in primis tra Amministrazione Comunale e Fondazione RavennAntica – ha sottolineato Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna – animate dalla volontà di riconsegnare alla comunità un’archeologia industriale facendone un luogo di cultura e di racconto di una storia straordinaria, che è quella di Ravenna e del nostro territorio, con l’obiettivo di coniugare il rigore scientifico di questo racconto alla sua massima fruibilità e accessibilità. Vogliamo dedicare questo importante riconoscimento a tutti i lavoratori e le lavoratrici della Fondazione RavennAntica che ogni giorno con il loro lavoro arricchiscono e qualificano la proposta culturale della nostra città e sono parte imprescindibile di questo felice risultato”.
