Un concerto della rassegna dal titolo "La musica senza barriere", con protagonista l'orchestra giovanile "Luigi Cherubini" (foto Zani-Casadio)

Le formazioni da camera dell’orchestra giovanile “Luigi Cherubini” si esibiranno in 10 appuntamenti in luoghi storici e d’arte

Attraverso il repertorio cameristico si approfondisce il rapporto dialettico fra gli strumenti; si sviluppa e si perfeziona, in altre parole, quel senso di comunità che è linfa di ogni orchestra, afferma una nota. Con questa consapevolezza, su invito del maestro Riccardo Muti e per volontà dei musicisti, sono fioriti i gruppi da camera dell’orchestra giovanile “Luigi Cherubini”. Ed è nella convinzione che fare musica insieme sia uno dei più alti esempi di convivenza civile che è nata “La musica senza barriere”, rassegna che, dal 2019, porta la musica a chi non può varcare la soglia di un teatro, ovvero gli ospiti di rsa, di carceri e di ospedali, perché nessuno sia escluso dall’esperienza della bellezza. 

La quinta edizione dell’evento, quindi, prosegue la nota, si rinnova dalla giornata di domani, domenica 14 maggio, fino a giovedì 27 luglio, ed include dieci concerti aperti al pubblico generale, in luoghi storici e d’arte. Quattro di questi appuntamenti sono in programma al museo Nazionale di Ravenna; tre sono in calendario all’abbazia di Pomposa, in provincia di Ferrara; e altrettanti hanno luogo in ospedali storici della Romagna. 

Una varietà di formazioni da camera, tra cui duo, terzetto, quartetto, fino al decimino d’ottoni, propone pagine che spaziano da Telemann a Mozart, da Brahms a Verdi, da Mascagni a Puccini, ma anche programmi che celebrano la musica per il cinema e la storia del rock, aggiunge la nota. L’iniziativa, possibile grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, col sostegno della Regione Emilia-Romagna, è realizzata in collaborazione col Comune di Ravenna, continua la nota. 

Nell’anno in cui la trentaquattresima edizione di Ravenna festival, intitolata “Le città invisibili” e con una riflessione sulla dimensione “invisibile” della città, ossia le relazioni e le esperienze che sono più della somma dei suoi edifici e delle sue strade, ricorda il centenario della nascita di Italo Calvino, “La musica senza barriere” guida il pubblico, una volta ancora, alla scoperta delle “comunità felici” che la musica può creare quando si fa strumento di dialogo e di condivisione, continua la nota.

Nel mese di maggio, più una data a inizio giugno, l’evento propone dieci appuntamenti aperti a tutti. Tre concerti a ingresso libero sono, quindi, l’occasione per scoprire luoghi testimoni della storia medica della Romagna, grazie alla collaborazione con l’Ausl della Romagna, tra cui, lunedì 22 maggio, l’ospedale Franchini di Santarcangelo, completato nel 1870; lunedì 29 maggio, l’ospedale Lorenzo Domenico Ricci di Premilcuore, oggi residenza per anziani; e, in una data da definire a causa dei recenti eventi meteorologici, la chiesa dell’ex ospedale del santissimo Crocifisso di Meldola, prosegue la nota.

Il decimino di ottoni, il quartetto di viole ed il sestetto d’archi della “Cherubini”, inoltre, saranno di scena anche nella giornata di domani, domenica 14 maggio; mercoledì 24 maggio e mercoledì 31 maggio, all’abbazia di Pomposa. Il ciclo di conferenze, visite guidate e concerti dal titolo “Il Medioevo luminoso: Pomposa, la musica del colore” ha, infatti, luogo in quello che fu fra i più fiorenti centri monastici dell’Italia settentrionale, là dove camminò Guido d’Arezzo, il monaco ideatore della moderna notazione musicale, aggiunge la nota.

Al museo Nazionale di Ravenna, per il “Maggio in musica al museo”, gli appuntamenti si susseguono, nel refettorio dove si conservano gli affreschi di Santa Chiara, per quattro martedì consecutivi, ossia il 16 maggior, il 23 maggio, il 30 maggio e il 6 giugno. Ai tre gruppi da camera già citati, per il concerto in programma martedì 6 giugno, si aggiunge il quartetto Böcklin, continua la nota. 

Gli eventi in calendario all’abbazia di Pomposa e al museo Nazionale di Ravenna, resi possibili dalla collaborazione con la direzione regionale musei Emilia-Romagna, sono accessibili col biglietto di ingresso del luogo, a cui si aggiunge un simbolico ticket al costo di 1€ per assistere al concerto, prosegue la nota. 

Quest’anno, il percorso attraverso i luoghi destinati al volontariato, alla cura e al recupero delle persone include, a Ravenna, la casa circondariale, il reparto pediatrico dell’ospedale Santa Maria delle Croci, il centro socio riabilitativo “Bosco Baronio”, il monastero delle carmelitane, la cooperativa sociale “Progetto crescita”, e la casa per anziani “Galla Placidia”; a Forlì, la cooperativa “CavaRei”; a Lugo, la casa di riposo “Don Carlo Cavina”; e, a Russi, la cra “Baccarini”. In questo modo, quindi, si riscrive il concetto di pubblico a favore di un’idea più inclusiva, per la quale la musica sia un diritto universale ed inalienabile. Con la rassegna dal titolo “La musica senza barriere”, infatti, i giovani della “Cherubini” dimostrano che una società capace di trarre il meglio da ogni sua parte ha un suono bellissimo, conclude la nota.

Per maggiori informazioni è necessario visitare il sito web www.orchestracherubini.it.