Nata una nuova associazione di aziende con attività a basso impatto ambientale

E’ pronto al via il consorzio “VerdEccellenza”, associazione di aziende agrituristiche con attività a basso impatto ambientale.

“Promosso da Terranostra – spiega Coldiretti -, il consorzio raggruppa imprese agrituristiche che si sono dotate di un disciplinare orientato a fornire un servizio di qualità, che prevede da un lato di ridurre al minimo l’impatto ambientale e dall’altro di valorizzare la cultura, le tradizioni e le bellezze naturali del territorio”.

“In base al disciplinare le aziende aderenti applicano sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti, tecnologie di riduzione dei consumi idrici e risparmio energetico, interventi di tutela del territorio e dell’ambiente (ripristino di sentieri, manutenzione del paesaggio), tecniche di produzione ecosostenibili (produzioni biologiche e a lotta integrata), promozione di un’alimentazione più sana con prodotti locali a Km zero, l’utilizzo di mezzi di trasporto collettivi o a impatto zero (trekking, mountain bike, ippoturismo). Il disciplinare adottato è previsto dal marchio di qualità ambientale di Legambiente Turismo, riconosciuto a livello nazionale ed europeo. In questo modo Legambiente turismo costituisce un ente terzo a garanzia della rigorosità e neutralità dei controlli”.

“Il consiglio del Consorzio è composto da Carlo Pontini (Piacenza), Claudia Gatti (Reggio Emilia), Graziano Giorgi (Bologna), Loris Naldoni (Ravenna), Benedetto Lorenzo Gattamorta (Forlì-Cesena). Alla presidenza del Consorzio è stato eletto Carlo Pontini, presidente anche di Terranostra Emilia Romagna”.

“Il nostro obiettivo – ha detto Pontini – è intercettare la domanda che scaturisce dal crescente interesse dei cittadini per vacanze sul territorio che salvaguardino le risorse naturali e valorizzino il territorio nei suoi vari aspetti, da quelli naturali a quelli culturali, da quelli storici a quelli della gastronomia e della tradizione”.

Secondo l’osservatorio Ecotur le vacanze verdi vengono scelte in Italia da quasi 100 milioni di turisti per un fatturato stimato attorno agli 11 miliardi di euro, mentre ammonta a cinque miliardi di euro il fatturato del turismo enogastronomico. Una percentuale attorno al 10% del turismo verde alla riscoperta del territorio – secondo stime Coldiretti – sosta o transita proprio in Emilia Romagna, terra che vanta due parchi nazionali, 13 regionali e 31 riserve ambientali, ed eccellenze della gastronomia con 26 prodotti Dop e Igp e oltre 200 specialità tipiche iscritte all’albo regionale dei prodotti tradizionali.