L’incontro il 5 novembre. Matteucci: “Riaprire il dibattito sul rilancio del settore in Italia”

Il sindaco Fabrizio Matteucci annuncia ufficialmente la visita, in programma il 5 novembre, della 10a Commissione permanente del Senato (Industria, Commercio, Turismo) al polo chimico di Ravenna. “Era un obiettivo che ci eravamo proposti e sul quale abbiamo lavorato con impegno e costanza”, commenta Matteucci.

“Abbiamo sempre sostenuto – prosegue – che il problema della chimica è un problema nazionale e abbiamo sempre detto che avremmo fatto di tutto per contribuire a far sì che la discussione fosse tenuta alta a quel livello di governo. Per questo abbiamo deciso di coinvolgere il Parlamento, siamo contenti di questo risultato e formuliamo l’auspicio che il Parlamento possa fare la sua parte nel coinvolgere il Governo ad un impegno più concreto e costruttivo.

A fine mese, in una conferenza stampa, presenteremo il programma della visita che stiamo mettendo a punto insieme alle imprese e alle organizzazioni sindacali che abbiamo già incontrato lunedì e con le quali c’è piena intesa sugli obiettivi.

Siamo tutti d’accordo: Ravenna è diventato polo di eccellenza della chimica italiana per la storia virtuosa delle relazioni tra imprese, tra imprese e sindacati, tra imprese sindacati e territorio, per il coraggio di progetti innovativi condivisi che, nonostante vari momenti di crisi, un pesante processo di ristrutturazione e l’assenza di una strategia di settore a livello nazionale, hanno aperto la strada a sempre nuovi investimenti.

Per questo da Ravenna possiamo con autorevolezza riaprire il dibattito sul rilancio della chimica in Italia.

Stiamo lavorando d’intesa con la Commissione del Senato e Confindustria anche per garantire in questa occasione la presenza di Federchimica e di Eni.

Sarà quindi l’occasione per parlare finalmente in positivo della chimica in modo tale che, riportando la chimica stessa al centro del dibattito su una nuova politica industriale per il nostro paese, oltre a ribadire l’impegno per la soluzione delle singole situazioni di crisi, come Vynils e Borregaard, possiamo disegnare una prospettiva di un futuro più solido per tanti lavoratori e anche per tanti bravi imprenditori”.