La proposta non sembra aver trovato riscontro

Una discesa nell’agone politico è la ‘pazza idea’ emersa ieri sera, nel corso dell’assemblea sul turismo organizzata a Marina di Ravenna dal gruppo di imprenditori nato all’inizio dell’estate con l’obiettivo di contrastare gli effetti della politica delle ordinanze del sindaco.

A lanciare la proposta è stato Daniele Damassa, titolare dell’agenzia immobiliare Sole Mare di Punta Marina: “Fare un movimento nostro, mandare qualcuno a palazzo Merlato è l’unico modo per avere accesso agli atti e per ottenere più visibilità e strumenti di controllo. Per me questa è l’unica strada, ma sta a voi scegliere”. Damassa ha anche proposto un nome: Co.Ra., cioè costa ravennate.
L’invito ha colto di sorpresa non solo la platea, piuttosto ampia, degli imprenditori in sala, ma anche i due portavoce del gruppo, Marco Savini dell’hotel Riviera e Mimma Micelli del residence Rivaverde, che hanno specificato che quella di Damassa era “un’iniziativa individuale”.

La proposta è stata caldamente sconsigliata da Alberto Ancarani, vice coordinatore comunale vicario del Pdl. “Così vi farete contare e vi disarmeranno”. Molto meglio, secondo l’esponente del centrodestra ravennate, puntare su una campagna di comunicazione che ‘ripulisca’ agli occhi dell’opinione pubblica, e soprattutto degli abitanti di Marina di Ravenna e Punta Marina, l’immagine di imprenditori che sullo sballo hanno basato per anni il loro lavoro e il loro guadagno. “Instaurare un buon rapporto con gli abitanti di queste località è fondamentale”.
Perché ciò che hanno fatto emergere con chiarezza gli interventi di altri imprenditori è che “Marina non ha una mentalità turistica e non vive di turismo”, quindi evitare un’acerrima contrapposizione con chi a Marina abita e ha esigenze che non sempre collimano con quelle di un turismo soprattutto giovanile diventa condizione necessaria per fare in modo che la località non torni a essere unicamente ‘la spiaggia dei ravennati’.

Che il paese abbia poco da offrire in termini di punti di incontro e di svago è stato un altro degli aspetti sollevati durante la serata. L’ultimo colpo alla movida made in Marina è arrivato dalla variante al progetto di Marinara: dove doveva rinascere la discoteca Hemingway sorgerà un centro wellness.

Alla fine, gli imprenditori hanno lasciato la sala con la volontà di ritrovarsi a breve per studiare la possibilità di dar vita a un consorzio.
(Vania Rivalta)