Le organizzazioni saranno convocate a Roma nel giro di qualche settimana

I rappresentanti delle organizzazioni cooperative del territorio provinciale saranno convocati nel giro di qualche settimana a Roma, al Ministero dello sviluppo economico, ad un tavolo operativo strategico allo scopo di creare strategie per aprire nuovi mercati nei paesi emergenti. E’ quanto scaturito oggi pomeriggio dall’incontro in municipio fra il vice ministro allo sviluppo economico Adolfo Urso e i massimi esponenti di Agci, Pino Morgani, Legacoop Giovanni Monti, Unione cooperative e di Cevico, Agrisfera, Confcooperative, Cmc, Acmar e altre.
All’incontro, promosso da gianluca Palazzetti, consigliere comunale e coordinatore provinciale di “Futuro e libertà”, erano presenti inoltre il sindaco Fabrizio Matteucci, il presidente della Provincia Francesco Giangrandi, il presidente dell’Autorità portuale Giuseppe Parrello, il presidente del consiglio comunale Valter Fabbri, il consigliere Sergio Covato.

Da parte delle cooperative locali è emersa, tra l’altro, la comune esigenza di espandere il mercato estero ai paesi di altri continenti, così come è stata manifestata la necessità di avere strumenti sul piano giuridico tali da consentire la creazione di società di capitali il loco a vantaggio di un maggiore radicamento delle attività svolte.

Per quanto riguarda il settore delle infrastrutture il vice ministro ha spiegato che l’Italia è attiva “in modo preciso in dieci paesi: 70 imprese in Marocco e in prospettiva nuovi ingressi in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi. In queste iniziative – ha dichiarato – vogliamo aggiungere, insieme con Confindustria e le associazioni per la logistica anche le vostre cooperative che operano in questo settore per creare canali e accordi di collaborazione, anche tra porti per agevolare l’ingresso soprattutto delle piccole e medie industrie nei paesi emergenti.”. In proposito Urso ha citato l’accordo esistente fra il porto di Ravenna e quello cinese di Tanjin.

Sul piano dell’export alimentare Urso ha affermato che nell’anno in corso questo settore ha recuperato i 6 punti percentuali persi lo scorso anno migliorando di ulteriori 8 punti. “Tuttavia – ha aggiunto – questo è un mercato quasi solamente circoscritto all’Europa, 70 per cento, e meno forte negli altri continenti (8 per cento Usa). “C’è bisogno di estendere le esportazioni laddove stanno crescendo i consumi come in Brasile. Per questo dobbiamo lavorare insieme”.