Paolini (Cgil): “La cooperativa chiuderà, non ci sono strade per salvarla”

Sindacato e vertici della Cef hanno trovato un accordo al termine del vertice che si è tenuto in Comune alla presenza del sindaco di Faenza.

“Siamo riusciti a trovare una soluzione condivisa – spiega il segretario provinciale della Fillea, Paolo Paolini – grazie al fatto che i vertici della Cef hanno dato la disponibilità a ritirare le lettere di licenziamento. Ora verrà chiesta la cassa integrazione straordinaria; contiamo di portare tutta la documentazione necessaria alla Direzione provinciale del lavoro entro i primi giorni della prossima settimana”.

Alla Regione giungerà la documentazione e spetterà agli organi regionali una decisione sulla concessione della cassa integrazione straordinaria. Ad ogni modo il presidio dei lavoratori di fronte ai magazzini della azienda rimarrà stabile fino a che non ci sarà la firma dei procedimenti di cassa integrazione. “La impugnazione delle lettere di licenziamento – spiega Paolini – riguardano 12 dei 21 lavoratori della Cef. I vertici della azienda hanno chiesto da parte loro che i soci lavoratori presenti si rendano disponibili a firmare i documenti per la chiusura della società e la successiva messa in liquidazione della stessa. La Cef quindi chiuderà, non ci sono strade per salvarla”.

Paolini parla di un positivo passo in avanti per evitare che i lavoratori rimangano senza protezioni, ma rimane comunque la drammaticità della situazione: “Stiamo assistendo alla chiusura di una cooperativa presente da più di cinquanta anni sul nostro territorio. Perdiamo una realtà produttiva importante che ha dato il lavoro a tante persone. Il fatto che oggi si sia riusciti a trovare una soluzione positiva per i lavoratori non deve fare passare in secondo piano la gravità della situazione. I lavoratori percepiranno gli ammortizzatori sociali per i prossimi sei mesi; nel frattempo dovranno cercare una ricollocazione sul lavoro che in questo periodo non è certo semplice”.