Prosegue il percorso del Comune per ristrutturare il bilancio

Il Consiglio comunale di Russi, ha deciso di rinegoziare una parte dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, per un valore di circa 300.000 euro di debito residuo.

“Si continua così – ha spiegato l’assessore al Bilancio, il vice sindaco Paolo Donati – il percorso già avviato quest’anno di ristrutturazione del bilancio comunale con la riduzione del debito. Iter che prevede un primo step già concluso, con l’estinzione da subito dei mutui più onerosi per un importo di circa 400.000 euro, che verrà completato nel corso del 2011 con l’estinzione anticipata di altri mutui per un ulteriore importo di oltre 350.000 euro”.
 

Questa rinegoziazione riguarda solo i mutui che, dopo un’attenta valutazione finanziaria sono risultati quelli che produrranno il massimo beneficio per il Comune. Nello specifico, si calcola un risparmio di oneri finanziari, dal 1° gennaio 2011, per 16.000 euro/anno, cifra che verrà destinata a interventi in ambito scolastico e sociale.
 

“Di fronte ai tagli consistenti e iniqui, che il Governo ha già fatto e che farà ancora più consistenti nel 2011 nei confronti degli Enti Locali, – prosegue Donati – anche il Comune di Russi ha dovuto scegliere se assistere immobile a questo tentativo di demolizione del Welfare avviato dal Governo, o se contrastarlo con scelte politiche che tutelino il più possibile i cittadini. La nostra scelta è quella di stare dalla parte dei cittadini e delle fasce più deboli del tessuto sociale”.
Per l’estinzione anticipata dei mutui, sia quella già fatta che quella prossima, si utilizzeranno le somme dell’avanzo di amministrazione che, negli anni dello sviluppo economico, erano solitamente utilizzate per finanziare la realizzazione di opere pubbliche. “Purtroppo il Patto di stabilità imposto agli Enti Locali, – precisa Donati – che di fatto sta penalizzando le imprese e sta creando disoccupazione (crollo del settore investimenti nelle infrastrutture da parte dello Stato e degli Enti locali, che da sempre sono stati “un volano” dello sviluppo economico), non fa distinzione fra Enti virtuosi o meno, quindi anche noi, che abbiamo sempre rispettato i parametri imposti, ci troviamo nella impossibilità di poter spendere per investimenti in opere le somme dell’avanzo di Amministrazione. Di qui la decisione di utilizzare queste somme residue per estinguere mutui”.