
Un nuovo opuscolo per seguire il percorso della raccolta differenziata
Si chiama ‘Sulle tracce dei rifiuti’ il progetto, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con cui Hera segue la strada indicata dalla recente direttiva dell’Unione Europea, che sposta progressivamente gli obiettivi dalla percentuale di raccolta differenziata alla quantità di materiale effettivamente recuperato. Come le etichette dei cibi tracciano la provenienza degli alimenti, da oggi Hera traccerà infatti il percorso dei rifiuti differenziati fino alla loro destinazione finale, con l’intento di avere e fornire garanzie sull’avvenuto recupero dei materiali separati in casa dai cittadini.
Prima fra le utility del settore ad avviare questo tipo di rendicontazione, Hera ha seguito lungo tutta la filiera del riciclo il rifiuto differenziato prodotto nel 2009 da più di 2,5 milioni di abitanti, riscontrando che il 91,1% è stato recuperato.
Una sezione interattiva e navigabile sul sito web www.gruppohera.it e un opuscolo, disponibile presso gli sportelli clienti Hera presenti nella provincia di Ravenna, inviato alle amministrazioni locali e distribuito nelle scuole e in occasione di eventi pubblici, raccolgono i dati della ricerca condotta da Hera. Per tracciare il percorso dei quantitativi di carta, verde, organico, vetro, plastica e metalli raccolti nel 2009, Hera si è rivolta alle 35 imprese cui consegna i materiali provenienti dalla raccolta differenziata, 9 delle quali operanti in provincia di Ravenna.
Sono 118 in tutto le aziende coinvolte nelle sei filiere monitorate da Hera, elencate una a una nell’opuscolo e suddivise tra imprese di stoccaggio, selezione e prima lavorazione dei materiali, ma anche cartiere, compostatori, vetrerie, fonderie e aziende che lavorano la plastica. Entrando nel dettaglio, si scopre che a essere reintegrato nel ciclo produttivo è stato il 90,5% della carta, il 94,2% del verde, il 92,3% dell’organico, il 93,5% del vetro, il 76,4% della plastica e il 94,0% del metallo. Le percentuali non recuperate rappresentano invece i quantitativi che, in fase di selezione e prima lavorazione, sono risultati non idonei al recupero perché inquinati da corpi estranei o mescolati ad altro materiale. Fare bene la raccolta differenziata è quindi importante perché la qualità dei rifiuti incide sulla percentuale di materiale recuperato e riduce lo scarto smaltito in discarica o nei termovalorizzatori.
Con questo progetto Hera ha voluto rispondere ai dubbi sul recupero effettivo dei rifiuti e rendere trasparente il processo che segue l’impegno quotidiano di ognuno di noi nel fare la raccolta differenziata dimostrandone l’utilità.
(in allegato l’opuscolo “Sulle tracce dei rifiuti”)