Vicidomini (Cgil): “Impossibile fare la stima dei lavoratori coinvolti dai tagli, vista la precarietà di molti”
Anche i sindacati della provincia aderiscono allo sciopero generale della produzione culturale e spettacolo contro i tagli previsti dalla finanziaria 2011 e contro “l’immobilismo sulle necessarie riforme di sistema per salvaguardare l’occupazione e per lo sviluppo dei settori”. Lo sciopero è stato proclamato per lunedì prossimo.
“La giornata di sciopero – spiega Raffaele Vicidomini, segretario provinciale della Slc Cgil – interesserà anche nella nostra provincia tutti i lavoratori dei teatri, dei cinema, dello spettacolo e della produzione culturale. Nella mattinata del 22 novembre è previsto, per dare visibilità alle rivendicazioni che sono alla base di questo sciopero, un picchetto con volantinaggio nei pressi del teatro Alighieri, uno dei simboli della vita culturale del nostro territorio. Si stanno organizzando inoltre, presidi in tutte le principali città italiane che culmineranno con una serata, in solidarietà dello sciopero, diretta dal maestro Zubin Mehta che insieme all’orchestra del Carlo Felice di Genova, il primo teatro materialmente colpito dai tagli, metterà in scena l’unica esibizione autorizzata della giornata. Nella provincia di Ravenna la situazione interessa da vicino molti lavoratori, di cui è difficile fare una stima precisa dal punto di vista numerico per via di un’altissima precarietà dei contratti. Si tratta di un ennesimo segnale di preoccupazione a cui i tagli inseriti nella finanziaria non danno certamente risposta. Il prossimo anno gli stanziamenti per il FUS ( Fondo Unico dello Spettacolo) potrebbero scendere a 262 milioni di euro rispetto ai 408 milioni di quest’anno e questo determinerebbe una situazione di crisi nei settori della musica, del cinema e del teatro non più controllabile. La posta in gioco– conclude Vicidomini – non è solo quella del futuro lavorativo degli operatori del settore ma anche il rischio della perdita di un patrimonio culturale non rimpiazzabile e che ha sempre caratterizzato nel mondo il nostro Paese”.