Appuntamento mercoledì alle 18.45

La crisi continua a mordere dando segnali sempre meno incoraggianti ed i giovani imprenditori CNA dell’Emilia Romagna (oltre 31.000 gli associati in regione di cui 2.450 pari all’8% a Ravenna) si interrogano su quali prospettive attendono il nostro Paese e le loro aziende. Gli scarsi investimenti in formazione, innovazione e ricerca; un fisco che penalizza il lavoro d’impresa; le difficoltà di accedere al credito: ce n’è abbastanza perché si interroghino su quale futuro li aspetta.

“E’ un dato di fatto – spiega Irene Tagliani – imprenditrice ferrarese e presidente dei Giovani Imprenditori CNA dell’Emilia Romagna – che saranno pochi giovani a dover sostenere una popolazione fatta di molti più anziani. Per mantenere i livelli economici cui siamo abituati è necessario e non più rinviabile investire su di loro, il futuro di questa nostra società”.

“I giovani imprenditori si sentono chiamati in causa non solo come generazione vittima della crisi, ma anche come portatori di un sapere e di visioni che possono incidere positivamente sul futuro del lavoro e sulla qualità della vita della persone e dell’ambiente. Ci credono e di “Quale possibile futuro” parleranno domani all’Almagià di Ravenna nel corso di un vero e proprio show condotto da Eugenio Benetazzo, saggista economico un po’ “fuori dal coro”, conosciuto per il modo irriverente e dissacratore con cui analizza lo scenario macroeconomico contemporaneo”.

“Lo spirito dell’iniziativa è quello di sottolineare come i giovani imprenditori dell’Emilia Romagna vogliano continuare a raccogliere le risorse intellettuali più creative ed attente all’innovazione proprio per – continua Irene Tagliani : prepararci al futuro che ci attende decidendo quali saranno le priorità, consapevoli che siamo al centro di una rivoluzione epocale, un cambiamento di paradigma tecnologico e culturale che ridisegnerà le mappe, i linguaggi e i metodi di intere generazioni”.

Su come prepararsi al futuro i giovani imprenditori hanno le idee chiare: puntare su scuola, capacità di rinnovamento, cultura d’impresa. “L’iniziativa di Ravenna – conclude la Tagliani – vuole creare uno spazio per la condivisione di idee e proposte con le quali costruire un nuovo contesto culturale e le nuove regole del gioco”.