
“La situazione è tutt’altro che in miglioramento”
Idilio Galeotti è stato confermato segretario provinciale del Nidil Cgil di Ravenna.
“Il Nidil Cgil – dice Idilio Galeotti – è la categoria sindacale che segue suo malgrado il numero più alto di cittadini in provincia visto che si occupa di lavori precari e a tempo determinato. Sono infatti ancora 46 le tipologie con possibilità di assunzione nell’attuale mercato del lavoro, nel quale sono stati avviati a Ravenna 103.781 assunzioni al lavoro per l’anno 2012, che corrispondono al 94% del totale assunzioni del 2012, tra l’altro percentuale in ulteriore crescita per il 2013. Oltre a questi lavoratori precari si aggiungono più di 36.000 disoccupati iscritti ai centri per l’impiego della provincia. Sono 140.000 i cittadini che potenzialmente rientrano nei settori che come Nidil (Nuove identità di lavoro) e Sol (Sportello orientamento al lavoro) seguiamo e si rivolgono ai nostri uffici per avere consulenza e indicazioni e servizi attinenti la ricerca di un lavoro e la tutela nelle tante tipologie di lavoro precario”.
Galeotti spiega di aver affrontato il congresso di categoria con molta preoccupazione essendo consapevole della difficile situazione: “In provincia nel 2008 i disoccupati risultavano essere 21.498 e ora, nel 2013, sono oltre 36.000 con un aumento del 58%, equivalendo a oltre15.000 nuovi disoccupati. Occorre inoltre considerare che la situazione è tutt’altro che in miglioramento, ci sono settori per i quali c’è una lieve ripresa, ma questo non significa nuova occupazione, anzi abbiamo diverse realtà produttive che hanno da tempo attivato tutti gli ammortizzatori sociali possibili e senza i quali saremmo di fronte a nuove persone senza lavoro”.
Secondo il Nidil Cgil occorre cambiare e in fretta il sistema del mercato del lavoro. Occorrono leggi che portino sempre più verso una stabilizzazione, occorre tagliare le 46 possibilità di assunzione, ne bastano 4 o 5 e nelle quali si deve intravedere con chiarezza la prospettiva del tempo indeterminato.
Il paese necessita di un vero cambio culturale. Il lavoro va inteso come un valore: un lavoro rispettoso dei contratti nazionali e dignitoso per le persone, e non come in questi anni considerato come un costo e dal quale si può derogare con contratti capestro. Serve un sistema di ammortizzatori sociali universale per tutti i lavoratori e un sistema previdenziale che consideri anche la copertura per i lavoratori precari, oggi spesso lasciati ai margini, come non esistessero. Invece sono ormai la maggioranza e meritano di avere rispetto e diritti come tutti gli altri lavoratori.
“Dai prossimi giorni ci impegneremo – conclude Galeotti – per costruire una nostra piattaforma nella quale chiediamo al nuovo governo un confronto su questi temi e nel quale ribadiremo la convinzione che il cambiamento della politica deve avvenire tenendo conto che i tanti disoccupati, i tantissimi lavoratori precari hanno la necessità di ricevere risposte concrete”.