Camera di Commercio Ravenna (foto di repertorio)
La Camera di commercio di Ravenna (foto di repertorio)

In crescita il settore dei servizi, le società di capitali e i consorzi, oltre che le imprese con soci o titolare stranieri

Sono stati diffusi dalla Camera di commercio di Ravenna i dati sull’andamento delle imprese del territorio nel 2018, che evidenziano come la crisi non sia ancora superata. A crescere, infatti, sono solo società di capitali e consorzi, mentre, nonostante le cessazioni di attività raggiungano il livello minimo storico, è ancora negativo il saldo tra cessazioni e iscrizioni, in quanto anche queste ultime risultano in calo.

I settori che vedono un incremento delle imprese registrate sono quelli dei servizi, ad esclusione del commercio e del trasporto e magazzinaggio. In crescita anche le imprese con il titolare o con la maggioranza dei soci di nazionalità straniera, mentre calano le imprese femminili e in generale quelle del settore artigiano.

In calo anche il numero gestito da giovani sotto i 35anni, ma il dato si giustifica con la perdita dei requisiti da parte di soci e titolari, in quanto il saldo tra iscrizioni e cessazioni è invece positivo.

Iscrizioni e cessazioni

Al 30 settembre 2018 le imprese iscritte nel Registro delle Imprese di Ravenna sono risultate 39.226, ovvero 282 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato. Nello stesso periodo sono state registrate 1.985 nuove iscrizioni a fronte di 2.114 cancellazioni volontarie, a cui si aggiungono 164 cancellazioni d’ufficio, determinando così un saldo negativo di 129 unità.

Se da un lato le cessazioni raggiungono il livello più basso mai registrato, lo stesso si può dire anche per le iscrizioni, che raggiungono il minimo storico. Nonostante la flessione delle cessazioni, quindi, il tasso di variazione rimane negativo, pari al -0,33%. Lo stesso tasso risulta migliore a livello regionale, ma resta negativo facendo registrare un -0,15%, mentre a livello nazionale prosegue la crescita del numero delle imprese, in atto dal 2013, con un tasso di variazione nell’anno pari al +0,59%.

Imprese femminili, giovanili e straniere

Al 30 settembre 2018, le imprese femminili della Provincia sono risultate 8.110, in diminuzione rispetto alla stessa data dello scorso anno di 57 unità, pari a -0,7%. Negli ultimi dodici mesi il numero di imprese femminili è diminuito di 49 unità nel settore commerciale (-2,3%), di 46 unità nel settore agricolo (-4%), di 10 in quello creditizio e assicurativo (-6,1%), di 8 in quello industriale (-1,5%), di 7 in quello edile (-2,7%) e di 3 in quello dei trasporti. All’opposto è aumentato di 37 unità nel comparto dei servizi alla persona (+2,9%), di 13 imprese nel settore turistico (+1,1%) e di 9 nei servizi all’impresa (+0,8%).

Sempre alla stessa data, sono 2.607 le imprese giovanili registrate a Ravenna, numero in pesante flessione di 96 unità, pari al -3,6%, rispetto a 12 mesi prima. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi è però positivo, pari a +275 unità, quindi il calo è principalmente giustificato dal superamento della soglia dei 35 anni da parte di soci e titolari.  Nello specifico risultano in crescita solo nel settore agricolo (+8 unità, con +3,8% in termini relativi) ed in quello dei servizi alle imprese (+5 unità, +1,9%). All’opposto, le imprese giovanili sono in flessione in tutti gli altri settori, in particolare in quello delle costruzioni (-59, pari al -11,5%) e del commercio (-32, con un -4,3%).

A confermarsi positivo è il saldo delle imprese con il titolare o con la maggioranza dei soci di nazionalità straniera: al 30 settembre 2018 sono state registrate 4.519 imprese straniere nel Registro imprese di Ravenna, 100 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (+2,3%). Crescita tutti i settori, tra cui spiccano +19 imprese straniere dei servizi professionali (9,1%), +16 imprese di servizi alla persona (+9,5%) e +14 imprese edili (+0,8%).

Forma giuridica

Rispetto al 2017, solo le società di capitale ed i consorzi registrano un incremento, pari a +152 unità (+2,0% in termini relativi) per le prime, e di 2 unità (+1.9%), per i secondi. In flessione tutte le altre forme societarie: -217  le società di persone (-2,5%), -198 le ditte individuali (-0,9%), -10 unità le cooperative (-1,7%) e -11 le altre forme (-2,8% in termini relativi).

Settori

Crescono le imprese registrare nel settore dei servizi, in particolare di 56 unità le attività dei servizi alla persona (+1,9%), di 42 unità quelle dei servizi all’impresa (+0,8%), di 6 unità i servizi creditizi e assicurativi (+0,8%) e di 2 le imprese turistiche (+0,1%).

In flessione tutti gli altri settori: in termini assoluti il settore più sofferente è quello dell’agricoltura che perde 147 imprese (pari al -2%), seguito dal  commercio (-113 unità, -1,4% in termini relativi), dalle costruzioni (-82 unità, -1,4%), dall’industria (-42 unità, -1,3%) ed infine dal trasporto e magazzinaggio (-33, -2,4%).

In calo anche per le imprese artigiane, che risultano essere 10.537, 76 in meno nel confronto con il 2017 (-0,7% in termini percentuali). Negli ultimi 12 mesi crescono i settori dei servizi alla persona di 16 unità (+1,1%), dei servizi all’impresa di 15 (+2,5%) ed il settore turistico, con+5 unità (+0,8%). All’opposto, diminuiscono di 63 unità il settore edile (-1,4%), di 23 il manifatturiero (-1,2%), di 20 quello dei trasporti (-2,3%) e di 2 unità quello del commercio (-0,4%).

Il commento

“I dati sull’andamento delle imprese a Ravenna nel corso del 2018 dimostrano che, nonostante i segnali di ripresa a livello nazionale, la crisi non è ancora superata – evidenzia il Segretario generale dell’ente camerale ravennate Maria Cristina Venturelli –. Calano le cessazioni, ma anche coloro che decidono di avviare un nuova attività, in particolare i giovani. Favorire la creazione, l’avvio e lo sviluppo di nuove imprese innovative è una delle priorità della Camera di commercio, per questo anche per il 2019 è confermato l’impegno camerale in tema di creazione d’impresa e di trasformazione digitale”.