Dal 2016 22 collocamenti in Borsa di società tecnologiche

ll 2020, complice la pandemia da Covid-19 che accelerato la transizione al digitale, sarà ricordato come un anno record per gli investimenti privati nella tecnologia. Nella sola Europa, quest’anno i finanziamenti hanno sfiorato i 41 miliardi di dollari mentre 18 aziende hanno raggiunto una quotazione superiore al miliardo di dollari. Sono alcuni numeri indicati nel report annuale sullo stato della tecnologia europea redatto da Atomico, fondo di venture capital, in collaborazione con Slush, organizzatore della conferenza tecnologica, Orrick, studio legale globale nel settore tech, e la Silicon Valley Bank.

L’impatto in Italia

Va, in parte, controcorrente l’Italia, dove i finanziamenti provenienti da venture capital hanno subito un calo del 22%, da un record di 450 milioni di euro nel 2019 a 400 milioni di euro nel 2020. Ma contemporaneamente i finanziamenti sono  diminuiti anche in Germania, Regno Unito e, soprattutto, in Spagna e Portogallo, con rispettivi crolli del 56% e del 70%. In ogni caso, l’Italia è la terza principale fonte di talenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale (ne fornisce il 12%). Uno dei momenti salienti dell’anno è stato il risultato della startup italiana di e-commerce Commerce Layer, che ha raccolto 6 milioni di dollari da Benchmark Capital, una delle principali società di venture capital della Silicon Valley. Inoltre, dal 2016 in Italia ci sono state 22 collocamenti in borsa di società tecnologiche, il terzo numero più significativo in Europa. E la tecnologia gioca un ruolo importante come motore del mercato del lavoro; l’Italia è, infatti, al terzo posto in Europa, dietro a Spagna e Portogallo, per numero di annunci di lavoro per milione.

Un settore da mille miliardi di dollari in Europa

Più in generale, il rapporto ha rilevato come gli investitori istituzionali come fondi pensione, compagnie assicurative, fondi di fondi, fondi europei e globali, riversino oggi il triplo delle risorse nell’industria tecnologica europea rispetto a cinque anni fa, mostrando un concreto, consistente e crescente stanziamento al venture capital europeo. Il valore d’impresa totale stimato delle società tecnologiche europee fondate dopo il 2000, quotate e non quotate in borsa, è salito a quasi mille miliardi di dollari (960 miliardi di dollari), di fatto quintuplicato rispetto ai 191 miliardi di dollari del 2016.