Sagrestia Chiesa Servi e chiosco

Presentata l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (ATUSS) che porterà sul territorio finanziamenti per sviluppare le comunità

Chiesa dei Servi di Faenza, due scuole nel brisighellese, case a edilizia popolare a Riolo, riqualificazione del centro storico di Castel Bolognese ed efficientamento nell’illuminazione pubblica a Solarolo e Casola Valsenio: oltre otto milioni di euro per interventi sul territorio. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, è stato presentato il documento ATUSS, acronimo di Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile.

Per inquadrare la vicenda, la Regione Emilia-Romagna sul finire del 2020 ha adottato il Patto per il lavoro e il clima da attuare antro il 2030, documento di sviluppo del territorio che individua obiettivi da perseguire per la ripresa post pandemia. Assieme a quello è stato adottato il Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027 che indirizza le scelte dei programmi operativi FSE, FESR, FEASR e FSC, per massimizzare il contributo dei fondi europei e nazionali e contribuire alla realizzazione del progetto di rilancio e sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna delineato dal Patto. Per la prima volta, il DSR prevede il coinvolgimento delle Unioni di Comuni.

L’Unione della Romagna Faentina è stata chiamata dalla Regione nella definizione delle strategie territoriali al pari delle città capoluogo di provincia, e a elaborare la propria Agenda Territoriale Urbana di Sviluppo Sostenibile (ATUSS) che inoltre serve a conseguire obiettivi comuni attraverso la condivisione di risorse ed impegni con risorse europee.

Per ottenere questi risultati la Regione ha destinato all’Unione faentina 6,5 milioni di euro. Queste risorse andranno a co-finanziare fino all’80% dei costi ammissibili i progetti elaborati dall’Unione faentina per i suoi comuni su diversi temi: Identità, transizione energetica, innovazione e ricerca, infrastrutture, prossimità e servizi: digitale e cittadinanza.

Nel dettaglio nel settennato successivo, quindi entro il 2023 dovranno essere utilizzate le risorse per progetti presentati dai singoli comuni.

A Faenza finalmente si metterà mano alla rigenerazione della Chiesa dei Servi. Secondo quanto annunciato dal sindaco di Faenza, Massimo Isola, primo step d’intervento sarà la riqualificazione del chiostro grande e della sagrestia dove nascerà la nuova Sala dei ragazzi, più in linea con le esigenze di famiglie e bambini. La vecchia sala ragazzi, con accesso da via Manfredi, diventerà invece uno spazio studio-lettura che potrà essere usufruito anche in orari di chiusura della biblioteca, destinata a studenti che potranno accedere all’area con una tessera e trattenersi fino a tarda ora. Il finanziamento che riceverà è pari a 3,8 milioni di euro, l’80% dell’intervento totale.

Brisighella ha scelto di intervenire sull’efficentamento energetico di due plessi scolastici: alla Primaria Giovanni XXIII Fognano (324mila euro) e nella Materna S. Martino in Gattara (88mila euro).

Castel Bolognese, solo però dal 2026, ha deciso che il finanziamento, di 1milione 250mila euro, servirà per il completamento dell’intervento di riqualificazione urbana del centro storico.

Mentre Solarolo e Casola Valsenio (400mila euro ciascuno) utilizzeranno i fondi per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica con i led a basso consumo, Riolo Terme, al quale andranno 500mila euro, interverrà nella riqualificazione energetica dell’ex forno di Borgo Rivola che verrà destinato a case popolari.

A questi si aggiungeranno progetti dell’Unione; per i laboratori per favorire la transizione digitale nell’Unione della Romagna Faentina e potenziare i comportamenti sostenibili dei cittadini su tutto il territorio finanziati con 423mila euro, mentre per le politiche abitative inclusive l’Unione faentina riceverà 875mila euro.

Alla conferenza stampa oltre ai sindaci e amministratori dei singoli comuni dell’Unione ha preso parte Manuela Rontini per la Regione Emilia-Romagna.