Un'edizione passata del "Festival delle Culture" (foto di repertorio)

Domani l’anteprima, venerdì la prima giornata e domenica l’ultima, con musica, spettacoli, cinema, dibattiti e cibo protagonisti

Domani, giovedì 1 luglio ai giardini Speyer, la quattordicesima edizione del “Festival delle Culture” di Ravenna, promossa dall’assessorato all’immigrazione ed in programma dal 2 al 4 luglio tra le “Artificerie Almagià” e la Darsena di città, vedrà un’anteprima, con spettacolo, cinema e ballo protagonisti. Alle 18 è, infatti, in programma “Sottosopra”, evento di show e animazioni itineranti a cura di “Citt@ttiva” che, tra le varie esibizioni in programma, saranno presenti anche i ragazzi e le ragazze di “Shine Parkour”, “Teatro Appeso” e “Theater Dance”. Alle 21, a grande richiesta, andrà in scena un estratto dello spettacolo di Eugenio Sideri, con Tonia Garante e Carlo Garavini ed a cura di Lady Godiva “Tantum Ergo. Oratorio civile per Antonella Ceci e Leo Luca Marino”, entrambe vittime ravennati della strage di Bologna del 2 agosto 1980. A seguire, danze africane a cura di “Takadum”.

Il festival entra nel vivo venerdì 2 luglio all’”Almagià”. Di seguito il programma della giornata:

  • alle 17, il concerto del gruppo di ragazzi che hanno frequentato il laboratorio proposto da “RibellArti” e “Acer” nel pre-festival “Con-tatto”. Contestualmente, sarà visibile un’installazione artistica sempre a cura di “RibellArti”, che vuole esplorare l’identità multiculturale della città
  • tradizionali balli rumeni a cura dell’associazione “Dor”
  • alle 18, durante l’apertura ufficiale dell’evento, introdotta dall’assessora all’immigrazione del Comune, Valentina Morigi, verrà assegnato il premio “Intercultura Città di Ravenna 2020” alla memoria di Innocente Bartoli, figura di spicco dell’associazionismo locale, scomparso nel novembre di due anni fa
  • alle 18.15, Chiara Francesconi presenterà il libro “Privilegiare gli affidi. La progettazione intorno al caso ‘Famiglie a colori'” (edito da “Franco Angeli”) e, successivamente, verrà raccontato l’”Albo delle famiglie accoglienti di Ravenna” lanciato nei mesi scorsi
  • alle 19, in programma il concerto di Pedro Makay, artista originario di Bilbao, che nel 2020 è uscito con il disco “Colores”
  • alle 19.45, il gruppo di capoeira “Coquinho Baiano” si esibirà nella tradizionale danza-lotta brasiliana, nata tra gli schiavi di origine africana delle piantagioni
  • alle 20.45, inizia l’evento centrale della giornata, intitolato “Non è un paese per vecchi” ed incentrato sui temi di identità, giovani e arte. La giornalista Barbara Gnisci intervisterà Djarah Kan, la scrittrice cresciuta a Castel Volturno autrice di “Ladri di denti” (edito da “People”); Tommy Kuti, il rapper italiano di origine nigeriana autore del libro “Ci rido sopra” (edito da “Rizzoli”) e Boban Pesov, artista di origine macedone impegnato tra disegno, satira e fumetto. Interverrà anche l’assessora Valentina Morigi
  • alle 22.15, tre generazioni di rapper (tra cui anche il cantante Moder) si alterneranno al microfono per l’evento “CisimLabLive”, durante il quale sarà presentato il video “Dove ti senti a casa”, a cura dell’associazione “Il lato oscuro della costa” e con la partecipazione del centro “Quake”
  • chiude la serata il concerto di Tommy Kuty, la cui prima canzone è “#Afrotaliano”.

Si prosegue il giorno seguente, sabato 3 luglio. Di seguito il programma:

  • alle 17, sempre all’”Almagià”, il festival si apre con la presentazione del progetto “Abitanza-Fami CaspER II Azione 4”
  • alle 18, la presentazione del progetto “Poesiamadre” a cura di “Anolf”
  • alle 18.30, il concerto di bandura, strumento popolare ucraino, a cura dell’associazione “Malva”
  • alle 19, l’”Associazione ivoriani” di Ravenna proporrà lo spettacolo “Un canto muove un ballo”
  • alle 19.30, Eugenio Sideri porterà in scena “Operazione epica unplugged”, a cura di Lady Godiva, dove un autore (lo stesso Sideri), un attore (Enrico Caravita) e un bassista (Massimiliano Rassu) si incroceranno per un avvincente racconto epico
  • alle 20.45, Marco Aime, in passato operaio e poi giornalista freelance, oggi docente di antropologia culturale all’Università di Genova, sarà il protagonista del dibattito (con Simona Pepoli moderatrice) “Identità: un cantiere sempre aperto”
  • alle 22.30, Demba Seye Gueye, il batterista jazz e polistrumentista senegalese conosciuto come “Elzho”, salirà sul palco con la sua musica che fonde culture griot e jazz europee

La terza giornata del festival è programmata per domenica 4 luglio. Di seguito il programma degli eventi:

  • alle 17, all’”Almagià”, si parte con la presentazione del teaser de “Il Moro” di Daphne Di Cinto, a cura dell’associazione “Oltre Babele”, con la partecipazione di alcuni protagonisti
  • alle 17.30, insieme ad alcune letture dal laboratorio “IdentiTerre”, verranno presentati i progetti fotografici e premiati i vincitori del concorso fotografico “Così lontano, così vicino”, che ha riscosso una straordinaria partecipazione
  • alle 18.30, un’esibizione a cura dell’associazione “Il Terzo Mondo”
  • alle 19, una dimostrazione di acro yoga a cura dell’omonima associazione
  • alle 19.30, la performance artistica a cura di “Tôchi bellezza” intitolata “Isola della bellezza”
  • alle 20, i balli tradizionali di “Romania Mare”
  • alle 20.45, il terzo dibattito sui temi di identità, lavoro e sport dal titolo “L’Italia chiamò” (moderatrice la giornalista Silvia Manzani), con interventi a cura dell’attivista politico e poeta Soumaila Diawara; del divulgatore scientifico creatore del canale YouTube “Link4Universe” Adrian Fartade; della campionessa nazionale di lancio del peso di origine camerunense Danielle Frederique Madam (alla quale, nel corso della serata, verrà consegnato il premio “Intercultura Città di Ravenna 2021”) e del sindaco di Ravenna Michele de Pascale
  • alle 22.30, il concerto della “Kola Beat Band”, progetto composto da giovani talenti legati dalla passione per la musica africana

Fuori dall’”Almagià”, nei tre giorni del festival, a partire dalle 18 si alterneranno altre iniziative: il venerdì toccherà ai “Tandem linguistici” promossi da “Cidas”, “Villaggio Globale”, “Teranga”, “Cpia” e “Intercultura”; il sabato si unirà la redazione di “Parola Aperta”, il nuovo magazine interculturale della città; la domenica, infine, l’assemblea costituiva della “Rete Interculturale sui Temi dell’Immigrazione” si incontrerà per discutere le prime iniziative. Inoltre, nei tre giorni dell’evento, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Prisma. I volti dell’accoglienza” sull’”Albo delle famiglie accoglienti”; entrare nella Escape Room “Di.Da.Ay.” con indovinelli, rompicapi ed enigmi alla scoperta dell’identità del quartiere e delle darsene del mondo; giocare con le housing cards di “Housing First”; leggere i libri della biblioteca Holden; partecipare alla “Biblioteca vivente” proposta dal gruppo universitario “ICONTACT” ed ascoltare la musica del deejay set di “RibellArti”. 

Centrale, come sempre, la parte gastronomica, con i ristoranti allestiti in largo Raffaello Baldini. Le proposte sono molto varie: si va da Isla Bonita a Serendip, da Marrakesh ai Cittadini del Pianeta, da La tropicale Pyramide ad Altre Terre/Cucina dal mondo, da Sapori dalla Costa d’Avorio ad Agrichef/Hoptour-Il giardino delle luppole, fino ad arrivare a O Coqueiro. È gradita la prenotazione entro le 18 del giorno stesso, utilizzando i contatti dei singoli ristoranti presenti nel programma, disponibile al link https://bit.ly/3wUkzSL.

Il “Festival delle Culture” sarà costantemente raccontato anche sui social, sulla pagina Facebook “Festival delle Culture Ravenna Partecipa”, sul profilo Instagram “festival_culture_ra” e sul canale YouTube “#FestivalDelleCultureTV”.

Per partecipare ai concerti e ai dibattiti è gradita la prenotazione tramite due form (per i dibattiti è il seguente https://forms.gle/DSFyvhjpsgYeTyCRA, mentre questo https://forms.gle/2TCDbvQVuxr4DBBC8 è rivolto ai concerti)