
Nelle serate di venerdì 16 luglio e di sabato 17 luglio, con tre fasce orarie ed ingresso gratuito
La biblioteca Classense, nelle serate di venerdì 16 luglio e di sabato 17 luglio, dalle 21 alle 23, organizza speciali visite guidate gratuite in notturna alle sue mostre dantesche. L’occasione è il finissage di “Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante”, ma sarà possibile scoprire anche l’altra esposizione sulla grande artista danese Ebba Holm, recentemente inaugurata, che negli anni Venti illustrò tutti i canti della “Commedia”. In questa speciale occasione, come illustrato in una nota, saranno i curatori a raccontare le due mostre che hanno ideato e che si basano sul ricchissimo patrimonio dantesco conservato dalla città “ultimo rifugio” del Sommo Poeta ed in gran parte gestito scientificamente dalla Classense.
Le visite, su prenotazione, saranno organizzate in tre fasce orarie: la prima alle 21, la seconda alle 21.40 e la terza alle 22.20, consentendo così di visitare la magnifica biblioteca in un orario inconsueto e in cui fortissimo è il fascino sprigionato dall’antico monastero camaldolese, prosegue la nota. Sarà possibile prenotarsi per entrambe le mostre, “Inclusa est flamma” (nel corridoio grande al secondo piano) e “Oltremondo inciso. Ebba Holm e la Divina Commedia” (nella manica lunga al piano terra) visitandole in successione. Inoltre, rimarrà aperta anche la “Sala del Mosaico”, che ospita attualmente l’opera dell’artista spagnolo “Santi Moix Hanabi flowers of fire”, a cura di Paolo Trioschi.
“L’iniziativa ha un grande significato – sottolinea l’assessora alla cultura Elsa Signorino – per diverse ragioni: perché riporta l’attenzione su una delle mostre più importanti e apprezzate del ciclo ‘Dante. Gli occhi e la mente’; perché ‘Inclusa est flamma’, insieme con l”Oltremondo’ di Ebba Holm, testimoniano la capacità della nostra Biblioteca di conservare e incrementare il suo straordinario patrimonio, insieme con la competenza e la passione dei suoi bibliotecari nel saperlo valorizzare; perché questa iniziativa, in un’estate che ci vede uscire, speriamo definitivamente, dall’emergenza sanitaria e dalla forzata mortificazione dei luoghi di cultura, riportandoci idealmente all’incredibile successo delle visite notturne prepandemia, riafferma la vitalità della Classense e il suo potenziale di attrattività per cittadini e visitatori”, conclude la Signorino.
“Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante” è la prima importante mostra del ciclo “Dante. Gli occhi e la mente”, organizzata congiuntamente dalla biblioteca e dal “Museo d’Arte della città di Ravenna” (MAR) e comprendente “Le Arti al tempo dell’esilio” (conclusasi l’11 luglio dopo due mesi) e “Dante. Un’Epopea Pop” (in programma dal 25 settembre all’8 gennaio 2022). Il curatore, Benedetto Gugliotta, come spiegato in una nota, condurrà la visita alla scoperta degli infiniti aneddoti, alcuni di colore, altri profondamente legati alla storia di Ravenna e dell’Italia tra Ottocento e Novecento, che verranno raccontati prendendo spunto dagli oggetti presenti in mostra. Dalla prima lampada che fu accesa nella tomba di Dante, nel 1908, fino alle foto del settembre 1921, ultimo centenario nazionale della morte di Dante, sarà Ravenna la grande protagonista del racconto. Ravenna capitale del culto dantesco, con i registri contenenti le firme di visitatori e visitatrici, illustri e sconosciuti, della tomba del Poeta e Ravenna capitale ideale d’Italia, in quei giorni del settembre 1921, ma anche tra le capitali del Risorgimento, come simbolicamente attesta il commovente disegno del 1863 riscoperto proprio in occasione della mostra e attribuito, dopo 157 anni, al grande pittore Federico Faruffini, prosegue la nota.
Su tutto, protagonisti della narrazione saranno gli straordinari sacchi decorati da Adolfo De Carolis col motto “Inclusa est flamma” e inviati cento anni fa in dono da Gabriele d’Annunzio su tre aeroplani pilotati da tre assi dell’aviazione. Contenevano foglie di alloro con le quali il “Vate”, allora all’apice della fama dopo l’impresa di Fiume, pretese di incoronare e omaggiare il poeta più grande d’Italia, in una modernissima mossa di marketing e, in fondo, di autopromozione per d’Annunzio, che elevò in quell’occasione Ravenna al rango di capitale ideale del Paese. La città, da 600 anni custode della tomba del “più grande italiano”, in cui dal 1908 ardeva una sacra fiamma, fu infatti paragonata, con suggestivo e ardito parallelismo, all’antica Delfi, nel cui tempio di Apollo bruciava un’altra fiamma perenne, che rappresentava il cuore della nazione greca.
La mostra “Oltremondo inciso. Ebba Holm e la Divina Commedia” (visitabile fino al 31 luglio) è un’autentica gemma, frutto della recente acquisizione del ciclo completo di illustrazioni che l’artista danese dedicò alla “Commedia”. Un lavoro sorprendente e originale, compiuto negli anni Venti del Novecento con acuta sensibilità da una donna innamorata di Dante e dell’Italia e valorizzato grazie a Daniela Poggiali, curatrice della mostra e guida d’eccezione per le due serate, aggiunge la nota.
Negli anni Venti, Ebba Holm produce oltre cento tavole per “Guddommelige Komedie”, l’edizione danese della “Commedia” pubblicata nel 1929, impresa che può essere considerata frutto anche dei suoi soggiorni italiani e dello studio nel nostro Paese, dove inizia una produttiva collaborazione con la rivista “Xilografia”, fondata da Francesco Nonni e stampata a Faenza dai fratelli Lega, all’interno della quale la Holm pubblica numerose opere. La sua passione per il Medioevo, per Dante e, in generale, per l’Italia si esprime in uno stile elegante e sintetico, felice combinazione tra la sua formazione in patria (caratterizzata dagli studi presso l’”Accademia di Copenaghen” e l’esperienza delle avanguardie nordiche di primo Novecento) e la diretta conoscenza dell’arte italiana, con la quale era venuta a contatto durante i tanti viaggi nella nostra nazione. Il risultato sono opere di piccolo formato, ma di grande impatto emotivo: nel calibratissimo equilibrio dei bianchi e dei neri e nella morbidezza delle linee che scorrono sinuose sta tutta l’abilità tecnica di Ebba Holm e tutta la sua profonda comprensione delle atmosfere dell’oltremondo dantesco.
Per prenotare è necessario scrivere una mail all’indirizzo portineria@classense.ra.it oppure telefonare allo 0544 482116, indicando la mostra o le mostre che si vogliono visitare, l’orario prescelto e il numero di persone. Inoltre, per l’occasione, sarà allestito un piccolo bookshop nel chiostro d’ingresso, dove si potranno acquistare libri e gadget.
Si ringrazia per la collaborazione l'”Associazione Volontari Aclisti” per l’accoglienza turistica.