Lo spettacolo "Borderline" della veneta Beatrice Bresolin, in scena sabato 9 ottobre (foto di Rasha Bedhiafi)

La seconda parte del “Festival di danza urbana e d’autore” riempirà la città di spettacoli, con tanti giovani protagonisti

Da giovedì 7 ottobre a domenica 10 ottobre, Ravenna è pronta ad accogliere la seconda parte della ventitreesima edizione di “Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore”. L’evento, promosso e organizzato dall’associazione “Cantieri Danza” in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune di Ravenna, è realizzato col contributo di “MIC – Ministero della cultura”; della regione Emilia-Romagna; della “Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna”; di “ATER Fondazione – Circuito multidisciplinare dell’Emilia-Romagna” e di “Network Anticorpi XL”.

Dopo il primo periodo settembrino, si riparte con due degli appuntamenti più attesi della manifestazione, ovvero la “Vetrina della giovane danza d’autore” e “Prove d’autore”, azioni di “Network Anticorpi XL”.

Giovedì 7 ottobre è in programma la prima giornata della “Vetrina”, con quattro spettacoli che, dalle 21, si alterneranno sul palcoscenico del teatro “Alighieri”. Di seguito, il programma:

  • si parte con “After all” del coreografo Giovanni Careccia, in scena insieme ad Arianna Cunsolo. Con l’esigenza di raccontare una quotidianità messa a dura prova dai filtri della società contemporanea, il lavoro evoca nello spettatore sensazioni legate a un passato essenziale e senza schemi. I danzatori lottano per sopravvivere alle mancanze e i loro sguardi lasciano un retrogusto di nostalgia e amarezza
  • si prosegue, poi, con “Eufemia”, lavoro coreografico di Giorgia Lolli, in scena con Sophie Annen e Vittoria Caneva. Le tre interpreti, arredando le stanze di un mondo utopico, costruiscono tra astratto e concreto una dimensione in cui tutto diventa sia soggetto che cornice
  • il terzo spettacolo in scena è “Idillio” di Lorenzo Morandini, solo coreografico in cui il corpo subisce una condizione di pressione e vi risponde con azioni prive di scopo utile. Il sovraccarico di sollecitazioni cui il corpo viene sottoposto quotidianamente crea una condizione di crisi, la cui conseguenza è una rottura che prende le distanze dalla realtà
  • la serata si conclude col coreografo Roberto Tedesco, che presenta “Punch 24”, una successione di scene indipendenti; un gioco di entrate e uscite; un botta e risposta tra i due danzatori. Scene apparentemente sconnesse che si susseguono tra loro e che lasciano allo spettatore la possibilità di immaginare davanti a sé, ogni volta, un interprete differente.

Anche la giornata di venerdì 8 ottobre, la seconda della “Vetrina”, si preannuncia intensa e coinvolgente, con una programmazione che parte al pomeriggio e termina alla sera. Di seguito, il programma:

  • alle 16.30 (e in replica alle 18.30), alle “Artificerie Almagià”; la performance “Anonima” di Cecilia Ventriglia, creazione istantanea di un polittico a più pannelli pittorici incentrati sul binomio essere umano-essere divino. Il focus è su quella forza spirituale che appartiene ed è inscritta in ciascun essere umano
  • alle 17.30, in piazza san Francesco; lo spettacolo “About a revolution”, sorprendente lavoro del coreografo Michael Incarbone. “Rivoluzione” è la traccia; il moto ciclico; l’orbitare dei corpi celesti. Orbitare è l’andare umano, ha forma circolare, del ritorno eterno. Il moto di rivoluzione attorno a un centro, punto di concentrazione di energia, crea un campo energetico di attrazione-pulsione, di relazione tra gli individui, tra i corpi terrestri e quelli celesti
  • dalle 21, al teatro “Alighieri”, si prosegue con gli spettacoli della “Vetrina”. Si inizia con “Plubel”, lavoro di Fabritia D’Intino e Clémentine Vanlerberghe. Si tratta di una sorta di viaggio ipnotico di imitazioni iconiche in cui la coralità e la sorellanza sono lo strumento per portare alla luce ciò che è stato nascosto. Attingendo a modelli multipli (dalle antiche vestali alle attiviste in marcia passando attraverso le streghe medievali, le cantanti afro-americane e le modelle in passerella), “Plubel” sovraespone e stratifica l’idea di corpo di ballo creando un sistema di unisono nel quale ogni tentativo di individualità diventa moto di emancipazione e resistenza
  • segue “Dodi” (termine che, in ebraico, significa “dono , mio amato”); spettacolo della coreografa Sofia Nappi che parte dall’esplorazione dello stato di tormento e insoddisfazione che maggiormente plasma l’esistenza umana. Il desiderio costante di quel qualcosa in più nelle nostre vite può spesso produrre un senso di solitudine e quindi paura
  • successivamente, “Pedro”; di Laura Gazzanimanifestazione di un dialogo continuo fra la coreografa e il suo intuito. È la furba strategia del corpo che, invece di fuggire o di dimostrarsi assente, risponde ai comandi, affinché quegli stessi non si saturano, perdendo il controllo sulle forme
  • la serata si conclude con “Gli amanti”; di Adriano Bolognino, un lavoro intimo ed emozionante che prende spunto dal calco de “Gli amanti” riportando alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno

Sabato 9 ottobre, rispetto alla giornata precedente, non è da meno, essendo colmo di eventi e di spettacoli che si susseguono dal pomeriggio alla sera. Di seguito, il programma:

  • alle 16.30 (in replica alle 18.30), alle “Artificerie Almagià”; “HOW TO_just another Boléro”, di Maria Focaraccio ed Emanuele Rosa. I due performer, come animali in cattività, sono forzatamente costretti in una gabbia priva di sbarre, divenuta familiare e casalinga. I due sembrano aver dimenticato la propria natura, i rispettivi ruoli e le norme di comportamento per una pacifica coesistenza
  • alle 17.30, in piazza san Francesco; lo spettacolo “Borderline” di Beatrice Bresolin, in scena con Vittoria Caneva, Ilaria Marcolin ed Elena Sgarbossa. La performance urbana è strutturata come gioco interattivo dove l’ordine con cui le azioni si svolgono viene stabilito dal pubblico. Ogni azione dà spazio a diverse modalità di interazione con l’ambiente e con le persone presenti, poiché è proprio la relazione con ciò che è altro da sé, in tutte le sue declinazioni, che si vuole mettere al centro ed esplorare
  • dalle 21, al teatro “Alighieri”, si prosegue con gli spettacoli della “Vetrina”. Si inizia con apre con “Let me be, creazione e interpretazione” di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino. Un paesaggio di corpi, luci e storie si apre davanti a infiniti movimenti; interpretazioni; fisicità. Immaginari apparentemente uguali cambiano di volta in volta creando molteplici variazioni e punti di vista. Un piccolo mondo con un suo linguaggio, un pianeta contenitore di energie che esplodono in una rete di relazioni tra l’elemento descritto, chi descrive e chi immagina
  • l’ultimo spettacolo de la “Vetrina della giovane danza d’autore 2021” è “Narciso”; di Giovanni Napoli. Il lavoro è ispirato proprio dal mito di Narciso, un essere crudele che disdegna ogni persona che lo ama. Punito dagli Dei, cade nel lago innamorato della sua stessa immagine. Questa performance è una sorta di metafora dei nostri tempi dove edonismo e individualismo sono predominanti, in cui l’immagine e la sua modificazione sono il filtro con cui presentarsi
  • alle 22, sempre al teatro “Alighieri”; va in scena “Prove d’Autore”, progetto del “Network Anticorpi XL”, che offre a coreografi e coreografe emergenti della danza contemporanea italiana la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali, confrontandosi con l’ideazione e la scrittura coreografica per ensemble numerosi. Protagonista dell’esito della residenza d’autore è il lavoro di Camilla Monga con la “MMContemporary dance company”. Con “Extended”, Camilla (insieme alla musicista Federica Furlani), realizza una polifonia di immagini sempre nuove e irripetibili, fino a creare un altrove che si delinea di minuto in minuto sotto gli occhi dello spettatore. Ogni quadro musicale guida i sei danzatori, dando a ciascuno pochi tratti che ne marcano i caratteri; mentre azioni strettamente connesse provocano reazioni a catena, delineando panorami sempre più meditabondi ed eterei

Da venerdì 7 ottobre a domenica 10 ottobre, come da tradizione, attraversa l’evento dal titolo “Nuove Traiettorie”, ossia un percorso formativo del “Network Anticorpi XL”, che offre borse di studio per la partecipazione a un programma di incontri teorici, pratici; e a momenti di confronto e scambio con docenti, tutor, artisti e artiste. L’obiettivo è la comprensione delle dinamiche complesse del sistema “danza”, al fine di supportare la crescita personale e artistica dei e delle partecipanti.

Come riportato in precedenza, a “Vetrina della giovane danza d’autore”, quest’anno, vede protagonisti quattordici giovani autori e autrici provenienti da tutto lo Stivale, selezionati tramite un bando nazionale dai partner della rete italiana dedicata alla promozione della giovane danza d’autore. Di seguito, un elenco delle performance che verranno presentate, da giovedì 7 ottobre a sabato 9 ottobre, al teatro “Alighieri”; alle “Artificerie Almagià” e in alcuni luoghi urbani della città, come citato nel programma della manifestazione:

  • Adriano Bolognino con “Gli amanti”, dalla Campania
  • Beatrice Bresolin con “Borderline”, dal Veneto
  • Giovanni Careccia con “After All”, dalla Puglia
  • Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino con “Let me be”, dalla Toscana
  • Fabritia D’Intino e Clémentine Vanlerberghe con “Plubel”, dal Lazio
  • Laura Gazzani con “Pedro”, dalle Marche
  • Michael Incarbone con “About a revolution”, dal Lazio
  • Giorgia Lolli con “Eufemia”, dall’Emilia-Romagna
  • Lorenzo Morandini con “Idillio”, dal Trentino-Alto Adige
  • Giovanni Napoli con “Narciso”, dall’Emilia-Romagna
  • Sofia Nappi con “Dodi”, dalla Toscana
  • Emanuele Rosa e Maria Focaraccio con “HOW TO_ just another Boléro”, dalla Liguria
  • Roberto Tedesco con “Punch 24”, dall’Emilia-Romagna
  • Cecilia Ventriglia con Anonima, dalle Marche

Si ricorda che, per accedere ai luoghi di spettacolo (e, quindi, per partecipare agli eventi della manifestazione), è necessario possedere il “green pass”.