una delle stanze da cui Radio Music International trasmetteva nel 1977

Sabato 14 maggio, una serata dedicata ad una delle prime radio libere del territorio nazionale e locale. Ad organizzarla il Vj Claudio Tambini

Tanti ricordi, quelli di un gruppo di ragazzi e ragazze che, sul finire degli anni ’70, fra la consolle e le pareti foderate di cartoni da uova usati per insonorizzare, facevano suonare e diffondevano sulle prime frequenze libere, le note dei loro vinili personali. E’ a tutti loro, e a quelli che ascoltavano canzoni e voci dalle loro case che è dedicata la serata “remember” di Radio Music International fondata a Cotignola nel lontano 1976, anno in cui, a luglio, nacquero in Italia le prime radio libere. Gli studi erano collocati in due stanze disponibili sul retro della Chiesa principale della città. La storia di quella radio pioniera, alla quale si sono affiancate nella vicina Lugo, Radio Punto Zero e Radio Graal, sarà ripercorsa nella serata di sabato 14 maggio a partire dalle ore 20, al Circolo Campagnolo di via Roma. “Si partirà con un “aperiradio”, quindi un momento conviviale condiviso – spiega l’organizzatore, il vj Claudio Tambini, ex dj di Radio Music International. “Poi si passerà alla proiezione del filmato che ho creato relativo alla storia delle radio libere e allo slideshow dedicato a Radio Music International con le immagini rintracciate in nove anni di ricerca. La parte istituzionale terminerà dando la parola ai protagonisti di quegli anni, i Presidenti che si sono susseguiti, i tecnici ed i dj. Infine, si ballerà sulle note degli anni ’70 e con l’ausilio di una vocalist, dopo aver ascoltato la classifica dei 10 dischi più venduti in Italia negli anni ’76, ’77 e ‘78”. La serata avrebbe dovuto svolgersi tre anni fa. Poi la pandemia ha interrotto momentaneamente il progetto al quale Tambini lavorava da tempo. “Radio Music International era un luogo in cui i giovani del tempo si incontravano. All’inizio funzionava così: chi aveva dei dischi a casa poteva venire in radio e farli suonare. Tutti potevano andare con la loro musica. Io portavo i miei vinili, quelli originali degli anni ’70 in cui primeggiavano Donna Summer e Gloria Gaynor. Nel tempo poi – continua – la radio si è strutturata. Sono nate le prime rubriche. C’era, per citarne alcune, quella del liscio, delle dediche, dell’Oroscopo e della moda, con Angelo dell’Angelo Vintage Palace che veniva a parlare di abiti”.  Un percorso che si è snodato in tre fasi distinte, coincidenti con le sedi che Radio Music International ha occupato. “La prima fase, vissuta nei locali  messi a disposizione del Prete si è sviluppata nei primi 2-3 anni – continua Tambini. “Ora, di quelle stanze ne è rimasta solo una a cui si accede tramite una navata. Sono andato a vederla ed ho scoperto che nel soffitto sono ancora attaccati i cartoni delle uova usati per insonorizzare. Praticamente sono li ancora dal’77. Poi – prosegue – c’è stata la fase due, quando Radio Music International si è spostata a Palazzo Sforza e si è strutturata vendendo anche spazi pubblicitari. Poi c’è stata la fase finale, quella in cui la Radio ha traslocato nella terza sede vicino alla chiesa dei frati che ne ha visto la chiusura. Radio Music era molto di più di una radio – conclude Tambini. “Era un luogo  di riferimento per i giovani. All’epoca i rapporti erano diversi, più veri e non mediati dai messaggi come oggi. Si faceva gruppo. Per questo la prima fase della radio è stata la migliore. Ci ha insegnato a confrontarci e a divertirci. Un ringraziamento particolare va al Presidente del Circolo Campagnolo, Franco Alboni e al consigliere Achille Randi, ex dj della radio, che mi hanno permesso di organizzare la serata e di riproporre l’atmosfera di quegli anni”. ”. L’ingresso per la serata è di 10 euro.