
Da venerdì 21 aprile a lunedì 1 maggio sulla spiaggia di Pinarella 250 artisti invitati con 50 delegazioni provenienti dai 5 continenti
Da venerdì 21 aprile a lunedì 1 maggi, sulla spiaggia di Pinarella 250 designer e piloti selezionati fra i più significativi interpreti di una tradizione millenaria in costante dialogo con l’ambiente, si uniranno a oltre duemila appassionati per la quarantatreesima edizione di “Artevento Cervia”, l’originale festival realizzato da “Artevento”, col patrocinio e con la collaborazione della Regione Emilia Romagna, del Comune di Cervia, di “New Zealand embassy”, dell’istituto giapponese di cultura, di “Apt servizi”, del consorzio aquiloni, di “Bper banca”, e della cooperativa “Bagnini spiagge Cervia”, e dedicato agli aquiloni e all’ambiente, divenuto appuntamento di culto tanto per i promotori dell’arte eolica quanto per gli amanti del turismo green e della creatività sostenibile. Tornerà, quindi, come illustrato in una nota, la più completa rassegna di aquiloni d’arte, etnici, storici, giganti, sportivi, acrobatici e combattenti, in volo simultaneo nelle aree dedicate, per tuffarsi nella magia di una pratica nata oltre 2500 anni fa.
Nell’incantevole location alle porte meridionali del parco del delta del Po, fra salina, pineta e mare, continua la nota, dal 1981 ha luogo il primo evento al mondo dedicato all’aquilone come forma d’arte. Proprio a Cervia, infatti, gli “artisti del vento”, voci nuove di un linguaggio poetico all’avanguardia, eppure radicato nella storia dell’umanità, hanno trovato, nel corso di oltre quattro decenni, la propria patria elettiva, sperimentando l’efficacia di questo originale medium artistico.
In nome di una poetica della meraviglia tra arti e culture, quindi, lo storico festival che ha fatto di Cervia non semplicemente una capitale dell’aquilone ma la patria mondiale dell’arte del vento, torna a celebrare la forza simbolica dell’arcobaleno con un’edizione record. Cinquanta, infatti, saranno le delegazioni provenienti da cinque continenti, per promuovere pace, inclusione e sostenibilità ambientale, con undici giorni di spettacolo imperdibile, continua la nota.
Artisti internazionali che hanno fatto la storia dell’arte del calibro di Jackie Matisse; di Yayoi Kusama; di Tal Streeter; di Mimmo Paladino; di Robert Rauschenberg; di Curt Asker; di Niki de Saint Phalle; di Emilio Vedova; di Karl Otto Götz; di Jean Tinguely; di Tom Wesselmann; e di Kazuo Shiraga, il cui aquilone è stato venduto, dalla casa d’aste “Nagel” di Berlino, lo scorso febbraio, alla cifra record di 1.140.000€, e molti altri, prosegue la nota, hanno utilizzato l’aquilone come mezzo d’espressione artistica, creando delle vere e proprie opere d’arte.
Jackie Matisse, nipote di Henri Matisse, ad esempio, era una vera e propria appassionata di arte eolica, aggiunge una nota. Un giorno, egli vide un aquilone che volava sopra i tetti di Harlem, a New York, una “linea tracciata nel cielo”, come lui lo definì, e si fissò, selfie riportando le sue parole, “sull’idea di creare aquiloni… Usando il cielo come tela”. Nel 1995, ha, quindi, firmato il “Manifesto art volant” e, nel corso della sua vita, ha realizzato molteplici opere di “flying art” coi suoi aquiloni dai colori vivaci utilizzati, per performance destinate a valorizzare la forza effimera del “caso” nell’atto artistico che dialoga con l’ambiente naturale, continua la nota.
E infatti, è proprio attraverso l’aquilone, come paradigma di un nuovo linguaggio della creatività artistica, che il festival in programma nella città del sale festeggi il motivo che ne ha fatto la meta di un pellegrinaggio irrinunciabile, ossia il fatto di rappresentare la culla di una corrente artistica specifica, trovando nella spiaggia di Cervia il proprio “luogo dell’anima”, prosegue la nota. Saranno, quindi, undici giorni ricchi di eventi unici, adatti a un pubblico eterogeneo e a spettatori di ogni età ed abilità. In programma, durante queste giornate, display di aquiloni artistici, etnici, storici e giganti; esibizioni di volo acrobatico a ritmo di musica; performance multidisciplinari di teatro-danza e di circo contemporaneo; mostre; laboratori didattici; esibizioni notturne; la cosiddetta “Cerimonia delle bandiera”; il premio speciale per “Meriti di volo”; la “Notte dei miracoli”; il campionato di volo acrobatico “Stack Italia”; installazioni; air sculptures; un mercatino; ed un’area food, aggiunge la nota.
L’evento, inoltre, per l’edizione del 2023, accoglierà, come ospiti d’onore, una delegazione di ventisette giovani ambasciatori della cultura maori nel mondo del gruppo “Kaimatariki trust & te kura o hirangi”, in arrivo a Cervia dalla città di Turangi, ed accolta in Italia col patrocinio della “New Zealand embassy in Rome”. Il gruppo sarà protagonista sia di uno spettacolo straordinario, sulla spiaggia di Pinarella, che comprende, insieme alla presentazione dell’aquilone aborigeno antropomorfo, anche esibizioni di kapa haka, ossia un mix di diverse canzoni e danze maori, sia di canti waiata, sul palco centrale del “Villaggio del festival”, sia dell’incontro col pubblico, nella la tenda “Maori”, situata al centro della “Fiera del vento”, prosegue la nota.
Per quanto riguarda il tema conduttore della quarantatreesima edizione dell’iniziativa, sarà, invece, l’omaggio alla collezione dal titolo “Immagini per il cielo”, realizzata, nel 1989, da Paul Eubel sotto l’egida del Goethe institut di Osaka, città del Giappone, con la presentazione del restauro dell’aquilone di Mimmo Paladino, artista campano, commissionato dallo stesso artista alla dottoressa Nella Poggi Parigi, fra le maggiori esperte nella conservazione e nel restauro di opere d’arte su carta. Consulente della Poggi, in qualità di studiosa di storia e di culture dell’aquilone, Caterina Capelli, art director di “Artevento Cervia”, ha seguito l’intero iter dell’operazione di restauro, a partire dalla sua presentazione, avvenuta nella prestigiosa sede dei musei Vaticani di Città del Vaticano, nel corso di una conferenza che ha posto l’accento anche sul ruolo del festival di Cervia come principale osservatorio internazionale sull’arte eolica. Sull’aquilone costruito dai maestri giapponesi Kazuo Tamura e Shoei Ogasawara, Paladino scelse di rappresentare un uomo vitruviano con orecchie d’asino circondato da presenze simboliche e da pennellate d’oro, aggiungendo, alla valenza poetica del supporto, la forza di una rappresentazione metaforica essenziale e potente al tempo stesso, aggiunge la nota.
Sempre ad omaggiare “Immagini per il cielo”, sarà la presenza del di Masaaki Sato, maestro del vento. Proprio a egli, protagonista della mostra collaterale dell’evento col patrocinio dell’istituto giapponese di cultura, “Artevento” assegna il premio speciale per “Meriti di volo 2023”, consegnato negli anni a personalità promotrici della sostenibilità ambientale e sociale come, fra gli altri, Lucio Dalla, Tonino Guerra, Franco Arminio, e Gherardo Colombo. Il maestro Sato, col contributo dell’aquilone cicala realizzato per l’artista viennese Hundertwasser, figurò fra i maestri depositari dell’antica arte dell’aquilone giapponese, coinvolti in “Immagini per il cielo”, del quale è, ad oggi, a tutti gli effetti, uno degli ultimi preziosi testimoni. L’iniziativa in programma nella città del sale, vuole, quindi, rendere omaggio allo storico progetto di Eubel, che valorizzò l’idea posta alla base del festival, ossia il fare proprio dell’aquilone, bene culturale dalla storia millenaria e simbolo di pace e sostenibilità ambientale, un trait d’union perfetto per collegare Oriente e Occidente, passato e futuro, tradizione e innovazione, sapere delle mani e patrimonio culturale immateriale, attraverso l’arte che dà forma e colore al primigenio desiderio di volare, celebrando le meraviglie della creatività fra sogni e fra bisogni dell’uomo, e, soprattutto, facendo sentire uniti gli individui nelle loro diversità, perché in volo tutti nello stesso cielo, continua la nota.
Negli anni, poi, “Artevento Cervia” ha confermato il suo successo grazie ad un format ricco ed unico nel suo genere e, anche per l’edizione del 2023, presenterà diverse sezioni e diversi eventi a tema, di seguito elencati:
- protagonisti, fra i “Maestri del vento” ospiti della quarantatreesima edizione dell’evento, Michel Gressier, dalla Francia, tra le personalità che hanno redatto, insieme a Jackie Matisse, il “Manifesto dell’arte eolica”; Kadek Armika, dall’Indonesia, vincitore del primo premio per la miglior opera originale all’edizione del 2022 del “Festival du cerf volant” di Dieppe in Francia; Makoto Ohye, dal Giappone; Robert Trepanier, dal Canada, parte della directory del ministero dell’istruzione del Quebec per la sua attività didattica e collaboratore attivo sia col “Cirque du soleil” che con la compagnia “Theatre ciel ouvert”; George Peters, dagli Stati Uniti, ha realizzato più di ottanta interventi nazionali e internazionali commissionati da istituzioni private, pubbliche ed aziendali, ed ha curato l’immagine della campagna di Barack Obama per lo Stato del Colorado; Carl Robertshaw, dall’Inghilterra, ha realizzato scenografie visionarie per il Superbowl, per la cerimonia di Apertura dei Giochi olimpici Londra del 2012, per artisti del calibro di Bjork, di Anthony and the Johnsons, di Peter Gabriel, di Nora Jones, di Katy Perry e di Alicia Keys, e ha fuso mondo degli aquiloni e puppetry nella performance “The hatchling”, presentata alla regina Elisabetta in occasione del “Platinum jubileum”; e Claudio Capelli, dall’Italia, ideatore del festival e fondatore di “Artevento”, il primo a immaginare una contaminazione fra arti visive e performative, modulata dall’energia del vento sotto forma di appuntamento internazionale
- ospiti d’onore, la già citata delegazione di ambasciatori del gruppo “Kaimatariki trust & te kura o hirangi”dalla Nuova Zelanda, con l’aquilone che, quindi, va a rappresentare un’occasione di un incontro prezioso fra culture per celebrare la pace e per conoscere i Paesi ospiti, non solo attraverso la tradizione dell’arte del vento ma anche attraverso esibizioni di teatro, di danza, di discipline performative e di folklore
- giardini del vento, la più grande mostra all’aria aperta di air sculpurese, installazioni eoliche dal mondo per celebrare l’arte ambientale e per promuovere l’eolico come inesauribile fonte di energia rinnovabile
- mostre e laboratori, con l’attività divulgativa e didattica del museo dell’aquilone, volta a conoscere una delle invenzioni umane più affascinanti e più versatili, oggetto di ricerca antropologica, storica e scientifica, ed emblema di un rapporto sacro tra uomo e ambiente
- programma memorabile, con “La notte dei miracoli”, originale spettacolo immersivo, performance collettiva di arte eolica, di musica e di luci in riva al mare, divenuto emblema dello spirito del festival; il premio speciale per “Meriti di volo”; la “Cerimonia delle bandiere”; la kite parade; le dimostrazioni di kite aerial photography; i balletti acrobatici a tempo di musica; le gare di aquilonismo sportivo “Stack”; e l’originale proposta di danza, di puppetry, di teatro e di circo contemporaneo, per costruire una poetica della meraviglia attraverso la contaminazione delle arti. In programma, oltre alle già citate esibizioni di kapa hakae canti waiata, a cura del team maori “Kaimatariki trust & te kura o hirangi”, performance di teatro-danza balinese e spettacoli del circo “Madera”, un teatro-circo contemporaneo, senza animali
- villaggio del festival, con la “Fiera del vento” e con “Gran circus bazar”, mercatino degli aquiloni e dell’artigianato, chapiteu circo contemporaneo
Rassegna unica di artisti del vento, il festival, prosegue la nota, rappresenta, proprio per questo motivo, un imperdibile appuntamento per i più straordinari interpreti della kap, ossia della pratica consistente nel realizzare fotografie aeree utilizzando un apparecchio portato in quota proprio da un aquilone, come chiarisce il significato dell’acronimo kap, ossia “kite aerial photography”.
Praticata da 136 anni, oltre che come medium artistico soprattutto nel campo dell’archeologia, della geologia e della zoologia, la kap è rappresentata ad “Artevento” sia dai suoi maestri indiscussi che da un nutrito gruppo di appassionati decisi a preferire il volo ecologico dell’aquilone alla più impattante soluzione del drone, per ragioni di sostenibilità oltre che di poetica artistica, continua la nota.
Realizzati durante il festival, i reportage ambientati nelle location più identitarie del territorio diventano, a loro volta, occasione di approfondimenti, come nel caso della mostra collaterale dedicata al tedesco Wolfgang Bieck, indiscusso maestro della fotografia aerea, ambientata nel contesto del suggestivo comparto di archeologia industriale dei magazzini del sale, nel centro storico di Cervia, aggiunge la nota.
Inneggiando al motto “We are the rainbow”, poi, il festival dedicato all’arte eolica sceglie tutti i colori dell’arcobaleno come propria bandiera per celebrare pluralismo, dialogo e inclusione come strumenti di pace, individuando, al tempo stesso, in quel colorato ponte tra la terra ed il cielo, l’emblema di un rapporto sacro tra uomo e tra ambiente, prodromo perfetto dello spirito ambientalista, che fa di questo appuntamento di primavera la grande festa della sostenibilità, continua la nota.
In un clima stimolante improntato al benessere psicofisico, attraverso la meraviglia ingenerata dal suo spettacolo e dalla ricca programmazione, da oltre quarant’anni, “Artevento Cervia” dà impulso a un modello di interdisciplinarità e di multiculturalismo ispirato alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale, favorendo l’attivazione di buone pratiche collettive inclusive e consapevoli, e promuovendo alcuni degli obiettivi dell’”Agenda Onu 2030” per lo sviluppo sostenibile. Proprio sul file rouge della sostenibilità, il festival dedicherà alcuni approfondimenti artistici e divulgativi all’ape, insetto impollinatore emblema della rinascita e del rinnovarsi della natura. L’iniziativa nella città del sale, aggiunge la nota, celebra, così, il valore formativo dell’esperienza del gioco e l’efficacia dell’apprendimento attivo attraverso i laboratori didattici del museo dell’aquilone, scegliendo proprio l’ape come simbolo del percorso di formazione dedicato ai più piccoli, ossia una vera e propria scuola di aquiloni, conclude la nota.
Per maggiori informazioni, è necessario visitare il sito web https://artevento.com/.