Fondata da Ivano Marescotti, farà il suo esordio al teatro Socjale di Piangipane, alle 21, col suo primo spettacolo intitolato “Nudi”, diretto dall’attore ravennate e suddiviso in tre atti unici

La compagnia teatrale “Baccano”, fondata da Ivano Marescotti, attore ravennate, e sostenuta e sponsorizzata, così come l’evento, da Confesercenti, “Romagna iniziative”, ed “Elios”, debutterà domenica 16 aprile, al teatro Socjale di Piangipane, gentilmente concesso dal Comune di Ravenna, che patrocina l’iniziativa, alle 21, col suo primo spettacolo dal titolo “Nudi”.

Lo spettacolo, della durata di circa un’ora e trenta minuti senza intervallo, e suddiviso in tre atti unici, vedrà in scena undici attori, ossia Giorgia De Bastiani, anche aiuto regista; Ludovica Barbarito; Niccolò Califano; Stefano Casadei Giunchi; Alice Casadio; Massimiliano Farina; Edoardo Liverani; Melissa Mariani; Mattia Mengozzi; Alex Pistone; e Luca Santoro, tutti ex allievi dell’accademia teatrale guidata dallo stesso Marescotti.

Il filo conduttore dello spettacolo sono le relazioni umane e la difficoltà di gestirle con trasparenza e con rispetto. In questo periodo post pandemia, infatti, i rapporti, sempre più fragili e precari, sono divenuti ancora di più oggetto di analisi. Ogni individuo è talmente abituato ad apparire che si dimentica di essere. Pieno di nevrosi, di debolezze, e di segreti. Il non detto è la struttura portante di una società in cui nascondere è più importante della verità, come un selfie “truccato” coi filtri. Partendo da questo filo conduttore, sono state scelte tre commedie cinematografiche, con due di esse che nascono già come pièce teatrali, e sono state riadattate e riviste dalla regia di Ivano Marescotti.

Lo spettacolo si aprirà con “Beatrice”, rivisitazione ispirata alla pièce teatrale dal titolo “Le prénom”, di Alexandre de La Patellière e di Matthieu Delaporte, ed ambientata negli anni Settanta. Daniel, ricco e famoso agente immobiliare di Parigi che aspetta un figlio da Amelie, la compagna, decide di fare uno scherzo in famiglia durante una cena, facendo credere ai presenti che chiameranno il figlio Adolf, come Adolf Hitler. Da questo scherzo, emergeranno segreti e bugie che feriranno tutti i presenti e che metteranno in luce la precarietà della parola fiducia e della lealtà anche tra familiari.

A seguire, andrà in scena “Doc doc” esilarante atto unico ispirato al film “Toc toc” e  tratto dall’omonima commedia teatrale di Laurent Baffie. Sei pazienti, tutti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo, da cui, appunto, il titolo, sono invitati, su appuntamento, da un famoso psicologo affetto dalla sindrome di Tourette. A loro insaputa, verranno convocati lo stesso giorno e alla stessa ora, e si troveranno a risolvere i loro disturbi con una terapia di gruppo fuori dal comune.

“Mr. Black box”, atto unico che prende le mosse dal film intitolato “Perfetti sconosciuti” e diretto da Paolo Genovese, invece, chiuderà la serata. Un gruppo di amici di lunga data si ritrova a cena a casa di Marco e di Lia. Quest’ultima, convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell’altro, propone un gioco. Ognuno di loro dovrà mettere il proprio cellulare in mezzo al tavolo e, ogni chiamata o messaggio che arriverà nel corso della serata, dovrà essere condiviso pubblicamente con gli altri. Tutti decidono di partecipare ma, quello che doveva essere un semplice gioco, si trasforma in un vero e proprio massacro. Verranno a galla una serie di verità e di segreti inconfessabili che potrebbero distruggere completamente il rapporto tra le varie coppie e tra gli amici che, pur conoscendosi da anni, in realtà sono dei “perfetti sconosciuti” manipolati da Mr. Black box.