COMMEMORAZIONE MECNAVI

Deposta una corona per ricordare l’incidente sul lavoro che costò la vita a 13 operai durante la manutenzione straordinaria della nave gasiera Elisabetta Montanari

Si è svolta questa mattina, lunedì 13 marzo, alle ore 11, ai piedi dello scalone del municipio, in piazza del Popolo l’annuale commemorazione dei caduti della Mecnavi, con la deposizione di una corona. Nella giornata in cui si ricorda l’anniversario della tragedia, alla cerimonia erano presenti il Prefetto, Castrese De Rosa, il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, Gessica Allegri, sindaca di Bertinoro, comune natale di alcune vittime della Mecnavi, e Marinella Melandri, segretaria generale della Cgil di Ravenna.

Si è trattato del secondo appuntamento delle 3 iniziative promosse quest’anno dal Comune di Ravenna per commemorare il 36° anniversario della tragedia della Mecnavi, incidente sul lavoro che costò la vita a 13 operai il 13 marzo 1987, durante la manutenzione straordinaria della nave gasiera Elisabetta Montanari.

Insieme ai sindacati e ad alcune realtà culturali e sociali sono stati organizzati momenti di approfondimento che, oltre a ricordare la strage, saranno l’occasione per analizzare ulteriormente il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il primo appuntamento si era svolto venerdì 10 marzo, alle 10 alle Artificerie Almagià, in via dell’Almagià 2, con un incontro con gli studenti delle scuole ravennati, sulla legalità, il diritto al lavoro e la sicurezza sul lavoro, introdotto dall’assessora Federica Moschini. I ragazzi stessi hanno letto alcuni brani tratti dal libro “Ogni giorno 3” di Giusy Fasano, una raccolta di testimonianze di parenti di vittime di incidenti sul lavoro. All’incontro sono intervenuti anche Carlo Sama, a nome di Cgil, Cisl e Uil; Matteo Pasi, dell’associazione Pereira; Carlo Garavini, referente provinciale dell’associazione “Libera dalle mafie”; e Simmaco Perillo, presidente della cooperativa sociale “Al di là dei sogni” di Maiano di Sessa Aurunca (Caserta), che gestisce un bene confiscato alla camorra ed intitolato ad Alberto Varone, piccolo commerciante, nativo del comune di Carano, Sessa Aurunca, ucciso dal clan dei Muzzoni per non aver ceduto alle minacce a fine economico sulla sua piccola attività.

“La fattoria dei sogni” è una realtà di integrazione e di sostegno con laboratori didattici, agricoltura sociale e produzione biologica che propone un nuovo modello di sviluppo locale, utilizzando beni confiscati alla mafia, simbolo della rinascita di comunità libere dalla camorra.

Il terzo ed ultimo appuntamento sarà invece venerdì 24 marzo dalle 8.30 alle 13, all’hotel Cube, in via Luigi Masotti 2, e sarà un seminario formativo, “Organizzazione della sicurezza e ruolo del preposto. Il contributo delle e dei Rls” (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), organizzato dal Sirs, Servizio di documentazione e informazione per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di Ravenna. Per partecipare al seminario, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e di sito potranno usare le ore di permesso a disposizione per la loro attività. Per informazioni: salutesicurezzaravenna@gmail.com