
Il candidato Sindaco di Potere al Popolo commenta la sentenza contro l’ex primo cittadino di Riace: “Condannato per la sua ideologia di solidarietà e amore”
Gianfranco Santini, candidato Sindaco per Potere al Popolo, ha chiuso ieri, giovedì 30 settembre, con la presenza di Giorgio Cremaschi, la sua campagna elettorale.
“E’ stata una bella campagna per quanto riguarda il lavoro che abbiamo fatto”, scrive Gianfranco Santini, che sottolinea nel documento conclusivo (il documento integrale è disponibile QUI) della campagna elettorale come Potere al Popolo sia “una lista che non accetta nè accordi nè compromessi”.
In un’altra nota, inoltre, il candidato ha commentato la notizia della condanna a 13 anni e due mesi di reclusione dell’ex primo cittadino di Riace, Mimmo Lucano, che ha fatto molto scalpore in tutta Italia.
“Condannato oltrepassando persino quanto richiesto dall’accusa (7 anni e undici mesi) – scrive Santini -. Poichè non aveva intascato un soldo personalmente nè per altri lo hanno ritenuto colpevole di interesse politico. Secondo il tribunale di Locri sarebbe colpevole di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti in relazione ai progetti di accoglienza.
In realtà l’ex sindaco di Riace paga la creazione di un modello virtuoso fatto di accoglienza e opportunità di formazione per migliaia di persone arrivate in Italia in cerca di un futuro migliore e di aver concesso al proprio territorio, la Calabria dominata da disoccupazione e n’drangheta, nuove opportunità.
La sua colpa è quella di aver dimostrato che l’integrazione non solo è possibile, ma che può anche essere una risorsa straordinaria per tutte e tutti, bianchi e neri, vecchi e nuovi cittadini.
E il sistema, che non punisce chi lascia gli abitanti delle case popolari senza ascensore, che non punisce chi mette in mezzo alla strada i lavoratori, che non punisce chi distrugge i nostri beni pubblici, che non punisce chi appalta ai privati i servizi sanitari aggravando il buco di bilancio, che non punisce chi avvelena i cittadini con i rifiuti e le fabbriche tossiche e devasta il territorio, che non punisce chi uccide i lavoratori riducendo le sicurezze in nome del profitto, punisce Mimmo Lucano per la sua ‘ideologia’ alla quale secondo loro aveva asservito la gestione del comune.
La sua ideologia di solidarietà e amore. E’ pure la nostra idea.
Oggi ancora più di sempre, siamo al fianco di Mimmo Lucano, convinti che alla fine la verità avrà la meglio”.