
Dibattito tra possibili aperture agli spostamenti tra comuni e misure più stringenti. L’Ema verso il via libera al vaccino il 23 dicembre
Zona rossa o, al limite, arancione per Natale? Possibile. Certamente lo chiedono gli scienziati del Cts, allarmati, da un lato perché la curva dei contagi non cala come atteso, dall’altro per il rischio di terza ondata nei primi mesi del 2021.
Così il Governo, che fino a pochi giorni fa discuteva sull’eventualità di allargare le maglie delle restrizioni natalizie, aprendo a spostamenti tra comuni vicini, si prepara a una probabile marcia indietro. E in questo senso forse anche la linea dura attuata in Germania dalla cancelliera Angela Merkel potrebbe influenzare le scelte italiane.
Come si legge ormai da ieri, lunedì 14 dicembre, sui principali siti d’informazione nazionale, il Cts, che tornerà a riunirsi anche oggi, avrebbe chiesto un nuovo lockdown, meno duro di quello della scorsa primavera, ma comunque con grosse limitazioni ad attività commerciali e agli spostamenti sul territorio nazionale.
Misure più stringenti sarebbero necessarie, secondo gli scienziati, soprattutto nel periodo tra Natale e Capodanno, anche visto il tragico impatto sull’epidemia avuto dai festeggiamenti del giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti.
Nella maggioranza però c’è ancora chi chiede di allentare le restrizione previste per i giorni di festa. I prossimi giorni saranno quindi decisivi per capire che direzione prenderà l’attività del Governo, per altro in bilico per le frizioni tra il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e il Premier Giuseppe Conte sul Recovery Fund.
Nel frattempo il Ministro della Salute, Roberto Speranza, chiede a Ema (l’Agenzia Europea per i medicinali) di accelerare sull’autorizzazione al vaccino. Le ultime indiscrezioni dicono che il via libera potrebbe arrivare il 23 dicembre.