
Custoditi elettronicamente il 91,6% dei dati sanitari dei cittadini che sono sempre a disposizione di medici e pazienti – Ora si possono scaricare anche le ricette “bianche” senza andare nello studio del medico
Buon successo per il Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Emilia-Romagna che consente ai cittadini della nostra regione – dotati di qualche abilità informatica e della strumentazione necessario, vale a dire uno smartphone o un pc – di effettuare numerose operazioni in ambito sanitario senza doversi spostare da casa. La Regione Emilia-Romagna, da quanto emerge dalla rilevazione effettuata dal Ministero della Sanità e da quello dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale, è risultata la prima regione in Italia per utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico. Infatti, nel 2021 sono stati inseriti nel fascicolo sanitario il 91,6% dei documenti e delle prestazioni che riassumono la storia clinica e le condizioni di salute degli assistiti, verbali di Pronto Soccorso, referti e altri dati utili all’assistito o ai medici che lo hanno in cura.
Si tratta della percentuale più alta nel Paese, davanti alla Lombardia (78,2%). In Emilia-Romagna i Fascicoli Sanitari Elettronici attivi sono 4.371.185, e nell’ultimo anno si è registrato un totale di quasi 83 milioni di accessi, da parte di oltre due milioni e mezzo di cittadini che hanno consultato il Fascicolo. Sempre nel 2021, più di un milione e 800mila operazioni, effettuate anche attraverso la App, sono state dedicate a prenotazioni, cambi o disdette di prestazioni sanitarie.
ll Fascicolo Sanitario Elettronico – attivo per tutti i cittadini che hanno effettuato la scelta del Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta ed è consultabile anche da persone di fiducia, attraverso la gestione delle deleghe, facilmente attivabili dal proprio Fascicolo Sanitario – è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari. Nel corso della pandemia si è evidenziato particolarmente utile proprio per ridurre la necessità di contatti diretti tra medici e pazienti anche per il semplice rilascio di ricette o la prenotazione della vaccinazione. Proprio in tema di ricette, dal 7 febbraio in Emilia-Romagna è attiva la dematerializzazione delle cosiddette ricette bianche, cioè le prescrizioni mediche di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, che saranno prodotte e conservate in modalità elettronica. Sono al momento escluse dalla prescrizione dematerializzata le preparazioni galeniche, cioè i medicinali realizzati direttamente dal farmacista e i medicinali soggetti alla disciplina dei farmaci stupefacenti, oltre ad alcuni medicinali per i quali sono previste specifiche misure di sicurezza sulla ricetta. Il paziente scarica la ricetta dal suo Fascicolo Sanitario Elettronico o dalla app ER Salute, oppure la riceve via e-mail o messaggio secondo gli accordi col medico. A questo punto, può comunicare alla farmacia le informazioni necessarie al ritiro del farmaco. Se la prescrizione è ripetibile, sarà possibile tornare sempre nella stessa farmacia, ma anche rivolgersi ad altre.