
Alcuni rappresentanti del comitato gli hanno sottoposto le istanze portate avanti in difesa della scuola in presenza nei mesi scorsi, nelle numerose manifestazioni di piazza domenicali e nella petizione arrivata in consiglio comunale.
Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che stamattina era presente a Ravenna per alcuni impegni istituzionali, fra cui presenziare all’inaugurazione del Museo Dante, ha avuto anche un confronto anche con alcuni rappresentanti di “Ravenna per la scuola – Persone contro la Dad”, i quali gli hanno sottoposto le istanze portate avanti in difesa della scuola in presenza nei mesi scorsi, nelle numerose manifestazioni di piazza domenicali e nella petizione arrivata in consiglio comunale.
I rappresentanti del comitato hanno posto l’accento sui “danni psicologici e comportamentali che molti bambini e ragazzi hanno subìto a causa della prolungata didattica a distanza, sul fatto che in Emilia-Romagna alcune scuole stiano garantendo la presenza solo al 50% e sul protocollo regionale sulle quarantene, che impone l’isolamento solo agli studenti e non al personale scolastico in caso di un alunno positivo” afferma in una nota “Ravenna per la scuola – Persone contro la Dad”.
Bianchi ha ringraziato i genitori per tutto quello che stanno facendo e si è impegnato a “non chiudere più le scuole e a lavorare per un protocollo sulle quarantene unificato a livello nazionale” così conclude la nota di “Ravenna per la scuola – Persone contro la Dad”.