Partigiani garibaldini in piazza San Marco a Venezia nell'aprile 1945 (scan da AA.VV., Storia d'Italia, vol. 8, DeAgostini 1979, da Wikipedia)

Dopo gli attacchi di alcuni consiglieri di opposizione l’intervento della Giunta: “Bella Ciao rappresenta musicalmente quell’humus storico, culturale ed emotivo su cui si fonda la nostra Repubblica, che prescinde da ogni interpretazione, queste si di parte e strumentali, della Lega”

Grande polemica da parte della Lega a causa di un compito per le vacanze di Pasqua assegnato in una scuola media di Faenza nei giorni scorsi: l’insegnante di musica ha infatti chiesto alla classe di studiare la canzone “Bella ciao” e fare un video.

La vicenda, riportata dal consigliere comunale Gabriele Padovani, è stata ripresa anche dal consigliere regionale, Andrea Liverani, che in una nota aveva sottolineato: “La politica deve rimanere fuori dalla scuola italiana, in classe i ragazzi vanno educati: devono imparare la lingua italiana, la matematica, le scienze, la geografia, le lingue straniere. Vanno a scuola per imparare e farsi una cultura senza condizionamenti esterni, tanto più se questi sono di matrice politica. L’ideologia e la propaganda devono stare fuori dalle aule, soprattutto quando in queste siedono dei ragazzini. Compito e missione della professione di insegnante è quella di di formare e fornire nozioni essenziali per la vita quotidiana, non fare politica. Altrimenti significa essere inadeguati al ruolo”.

La risposta della Giunta faentina non si è fatta attendere.

“Riteniamo la polemica innescata dal capogruppo Padovani sulla scelta di un insegnante di musica delle scuole Bendandi di assegnare come compito lo studio di ‘Bella Ciao’ assurda e priva di qualsiasi fondamento. Come hanno già fatto notare molti, confondere come di parte un canto universale come Bella Ciao che simboleggia la lotta al nazifascismo e il desiderio di libertà, significa avere una visione distorta della realtà, della storia e dei valori fondativi della Costituzione che ci unisce tutti, come Istituzioni pubbliche e come comunità civile. Bella Ciao rappresenta musicalmente quell’humus storico, culturale ed emotivo su cui si fonda la nostra Repubblica, che prescinde da ogni interpretazione, queste si di parte e strumentali, della Lega.  

La questione non meriterebbe di essere stigmatizzata ulteriormente, se non per un altro aspetto su cui riteniamo doveroso prendere posizione: il sottointeso attacco alla scuola e al ruolo degli insegnanti. La missione della scuola è di far crescere gli studenti attraverso lo studio, arricchito da attività ed esperienze dirette che diano strumenti per riflettere su quanto la storia ci insegna e consolidare le proprie consapevolezze. Un compito educativo importante e delicato che i dirigenti scolastici e gli insegnanti svolgono in continuo dialogo con la comunità e le istituzioni – si pensi ad esempio ai progetti di educazione civica e di consulta dei ragazzi – in un patto reciproco per ribadire assieme l’importanza dei valori della democrazia, della libertà e della solidarietà. 

Per questo esprimiamo solidarietà e vicinanza all’insegnante e all’istituto comprensivo Bendandi, coinvolti da una polemica che svilisce non solo loro ma il sistema educativo nel suo insieme”.