
Dopo il periodo sperimentale della raccolta domiciliare, introdotta a fine 2021, adesso, i sacchi col “bollino giallo”, che attesta errati conferimenti, non saranno raccolti, ma saranno considerati un abbandono
Come illustrato in una nota, nei prossimi giorni, gli operatori Hera continueranno ad apporre il cosiddetto “bollino giallo” sui contenitori e sui sacchetti con anomalie, ma senza ritirarli, per incentivare i cittadini interessati ad apportare modifiche al proprio conferimento e ad effettuare una corretta differenziazione dei rifiuti. Diventa, quindi, pienamente operativo, anche nella bassa Romagna, il servizio di controllo previsto al termine del programmato periodo di rodaggio del sistema di raccolta porta a porta, avviato gradualmente, da fine dicembre del 2021, in tutte le famiglie e in tutte le attività dell’Unione dei Comuni della bassa Romagna.
Il “bollino giallo”, prosegue la nota, è uno dei sistemi studiati sia per comunicare e per migliorare la raccolta differenziata, sia per contrastare gli abbandoni, tema molto sentito, che ad oggi registra una progressiva diminuzione. Nel mese di febbraio, le segnalazioni sono in calo di circa il 40% rispetto al picco massimo di segnalazioni, registrato nel periodo da giugno del 2022 ad agosto del 2022, a seguito dell’avvio dei servizi e, in particolare, dopo la rimozione dei cassonetti stradali.
Il “bollino giallo”, continua la nota, rappresenta il primo livello di controllo della correttezza della raccolta differenziata e viene effettuato dall’operatore, che applica un “adesivo per errato conferimento” o sul manico del bidoncino, oppure sul sacchetto esposto impropriamente, in ogni caso in cui venga riscontrata un’inesattezza nel differenziare i rifiuti. L’obiettivo dell’adesivo giallo è quello di accompagnare gli utenti verso una corretta esposizione del rifiuto. Per questo motivo, sul bollino viene posta una “X” in corrispondenza della voce relativa alla non conformità. I casi sono diversi, e vanno dall’esposizione del rifiuto in contenitore non corretto, all’esposizione nel giorno sbagliato, alla raccolta differenziata non corretta, al mancato ritiro del bidone dopo lo svuotamento, al conferimento di quantità superiori rispetto a quelle consentite di rifiuto indifferenziato, fino al conferimento di rifiuto non consentito, come ad esempio rifiuti ingombranti. Il rifiuto erroneamente preparato non verrà ritirato e, pertanto, dovrà essere cura del cittadino ripetere l’operazione, secondo le regole note.
Un altro livello di controllo riguarda la prevenzione dell’abbandono dei rifiuti, rappresentato dall’azione di agenti accertatori, formati e autorizzati all’apertura dei sacchi. Gli stessi agenti possono anche redigere un verbale sanzionatorio, che verrà, poi, trasmesso alla Polizia locale per l’invio della sanzione all’utente. Nelle situazioni più critiche, conclude la nota, potranno anche essere installate foto-trappole.
In merito all’inserimento del cosiddetto “bollino giallo” sui contenitori e sui sacchetti con anomalie da parte degli operatori di Hera, si è espressa Paola Pula, sindaca referente per l’ambiente dell’Unione dei Comuni della bassa Romagna, con le seguenti paorle: “Queste attività di controllo sono fondamentali per migliorare il servizio e per aiutare i cittadini nel percorso verso una raccolta differenziata di qualità, ma, allo stesso tempo, servono a contenere l’abbandono del rifiuto, fenomeno dannoso per tutta le comunità che dobbiamo contrastare con determinazione e che esige una presa di consapevolezza civica. Nella bassa Romagna, si sono già registrati ottimi risultati nel corso del 2022, durante il quale, tutti i 9 Comuni, si sono attestati al di sopra del 75% dei rifiuti differenziati, con percentuali in continuo miglioramento. Il trend in crescita è confermato dai dati dei primi due mesi del 2023, in cui la percentuale media sfiora addirittura il 79%, consentendo di raggiungere gli obiettivi prefissati dal ‘Piano regionale dei rifiuti’. Inoltre, rispetto ai mesi di marzo del 2022 e di maggio del 2022, periodo di avvio dei nuovi servizi, il numero delle segnalazioni ricevute dai cittadini, attraverso i canali messi a disposizione da Hera, a febbraio di quest’anno è calato circa del 50%-55%. Questi risultati dimostrano che, differenziare di più e meglio, è possibile e che, dopo un periodo sperimentale durato più di un anno, è il momento di fare un ulteriore passo in avanti. Ricordo, infine, che, anche le stazioni ecologiche presenti su tutti i comuni, sono un valido supporto per i cittadini per il conferimento di rifiuti, ovviamente correttamente differenziati”, ha concluso la Pula.