
La città del sale, anche quest’anno, ha sposato la causa del “Progetto per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi”
Nel territorio cervese, nell’ambito dei servizi ricreativi e ludici per l’infanzia, l’iniziativa pubblica del Comune è stata, da diversi anni, sostituita dall’iniziativa dei privati mediante un sistema di accreditamento a cura dell’ente che ha dato ottimi risultati e che ha permesso di realizzare tipologie differenziate di centri estivi, creando, in tal modo, nella zona, una pluralità di offerte.
Nello specifico, dell’ambito dei servizi estivi per minori, si è valutato necessario un intervento per consolidare l’azione di promozione di progetti da parte di soggetti privati, e per disciplinare tali offerte, così da rispondere a “criteri di qualità” e ad esigenze differenziate.
Il Comune di Cervia, anche quest’anno, ha aderito, col Comune di Ravenna, ente capofila dell’iniziativa, nell’ambito dei Comuni appartenenti al distretto socio sanitario di Ravenna, al “Progetto per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi anno 2023 por fse 2014-2020 e pr fse+2021/2027″.
La Regione Emilia-Romagna, poi, anche per il 2023, ha stanziato risorse destinate al sostegno delle famiglie per la frequenza dei centri rstivi attivi nei territori da parte dei bambini e dei ragazzi di età compresa fra i tre anni e i tredici anni, e tra i tre anni e i diciasette anni disabilità certificata. Per il distretto di Ravenna, il contributo è pari a 290.837€. L’erogazione dei fondi da parte del Comune avverrà con rimborso diretto alle famiglie beneficiarie, a parziale copertura delle rette pagate per la frequenza del cre. Prossimamente, saranno emessi due avvisi pubblici, di cui uno per l’individuazione dei gestori dei centri estivi, e uno per l’individuazione delle famiglie destinatarie dei contributi.
I centri estivi devono essere realizzati e gestiti direttamente da soggetti che hanno il compito di garantire una chiara connotazione educativa documentata attraverso la predisposizione di progetto tecnico sull’attività che si intende svolgere. Il progetto deve sia contenere elementi di differenziazione che tengano conto delle diverse esigenze legate alla fascia di età ed alle culture di appartenenza, sia essere mirato all’integrazione dei minori con specifiche problematiche, siano esse sociali o sanitarie. Inoltre, dovranno prevedere, in particolare, specificandone le modalità, la possibilità di integrare situazioni legate a bisogni specifici, come handicap, immigrati, nomadi, situazioni a rischio di emarginazione, eccetera.
In merito all’adesione del Comune di Cervia, anche per quest’anno, al “Progetto regionale per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi”, si è espresso Cesare Zavatta, assessore del Comune della città del sale, con le seguenti parole: “Il sostegno ai soggetti gestori dei centri estivi ed alle famiglie con figli frequentanti è, da molti anni, una priorità dell’amministrazione comunale. Con tale azione si favoriscono, contemporaneamente, le esigenze lavorative dei genitori, l’attività dei soggetti economici ed associativi del territorio, ed il bisogno di socialità dei bambini, per una loro crescita educativa e formativa all’interno della comunità”, ha concluso Zavatta.